martedì 29 marzo 2011

1942 - Ieri notte io ho sognato a te

Linetto mio caro,
ho ricevuto oggi finalmente la tua e mi ha dato tanta gioia. Son contenta di sapere che  anche tu mi desideri tanto e vorrei fosse sempre così. Purtroppo non sempre posso  scriverti lettere belle perché ogni tanto c’è qualcosa che non va.  Come già ti dissi per il 15 massimo 20 agosto zio peppino per venire dal dottore deve andare ai bagni e quindi per quell’epoca dovrai venire a riprendermi in quel caso basterebbero solo 15 giorni di proroga in ufficio e potrei riprendere servizio subito. Cosa ne dici? Se per caso non puoi venire per il 15 o 20 massimo io e pupo scenderemmo a (..) e ti aspetteremmo la per una decina di giorni sempre secondo ciò che zia (..) mi dirà. In ogni modo io oggi gli scriverò per chiederle se è contenta di averci per una decina di giorni. Tu intanto scrivimi qualche cosa circa quello che devo fare. Dovresti farmi la cortesia di partecipare anche a  (..) questo contrattempo che gli impedirà di venire qua per un po’ di giorni. Gioia mia fremo al pensiero che fra una ventina di giorni forse ti riabbraccerò, ti voglio tanto bene amore mio. Tanto tanto. Ancora non mi sono pesata ne ho pesato Renzuccio. Credo che lui sia cresciuto ben poco perché il latte di capra è stato un disastro. I primi quattro giorni ha digerito bene ma,  poi ha continuato per una settimana ancora ma non faceva altro che rigettare tutto quello che gli davo. Ora da quando l’ho smesso si è un po’ rimesso e mangia con più appetito. Avrei voluto continuare a provare il latte di capre ma avevo paura che si ripetesse qualche grosso guaio tanto più che aveva anche la diarrea. Per me non c’è bisogno che mi mandi nulla e per i biscotti lascia correre non importa perché ho trovato la farina. Per il latte non c’è neanche bisogno che me lo mandi, basta che mi mandi se puoi solo un po’ di soldi che posso comprarlo qui. Non so se la sorpresa che ti ho preparato sarà di tuo gradimento però son certa ti farà piacere perché è una cosa utile per tutte e due e della quale avevamo assolutamente bisogno.  Ieri sono stata a pranzo da (..) ed ho mangiato finanche la pizza con la crema. Io non so la sera mi sento benissimo ma nella mattinata pur facendo colazione o una specie di (…) allo stomaco che mi costringe a stare ferma e non muovermi. In complesso tutto bene  e se non ci fosse stata questa partenza di zio tutto sarebbe andato meglio. Le uova che prima si trovavano a due lire l’uno ora non si hanno più e quelle poche volte che ci sono non posso prenderne io perché i soldi non li posso spendere per le uova altrimenti non posso far mangiare pupo. In media però uno al giorno lo mangio e quando mi prestano qualche (..) posso mangiarne anche due al giorno. Di Carmelo ancora non ho notizie. Ti prego ancora una volta di scrivere due righe a Zio Peppino ringraziandolo e facendogli vedere la tua riconoscenza. È rimasto molto male di non ricevere neanche un’illustrata e prega a Gino che gli inviasse qualche notizia che gli ha chiesto. Amore mio caro come vedi ti ho parlato a lungo di me  e di pupo, ora ti voglio parlare ancora un po’ del mio amore per te  che è tanto grande e tanto bello anzi questa lontananza lo a fatto diventare più grande e più bello. Sei la mia (..) Linetto mio tutto mio , maritino caro e bello. Poi quando saremo insieme ti farò fare una risata perché ti dirò una cosa. Tu perché non mi racconti il tuo sogno? Ieri notte io ho sognato a te  ed avevi un’espressione così dolce nel tuo viso che ho desiderato ardentemente  di averti vicino per poterti baciare i tuoi cari occhioni e darti un bel morso  nella… bocca. Capito?

Bacioni

Ester tua.

venerdì 25 marzo 2011

PLAQUES IN ROME

http://plaquesinrome.blogspot.com/2008/10/raffaele-zicconi-piazza-ledro.htmlRaffaele Zicconi - Piazza Ledro


1942-. Mi dispiace soltanto averti coinvolta in questa vita disordinata e tribolata

Mio grande tesoro,
ho ricevuto oggi due lettere tue. Non puoi immaginare con  quale gioia io l’abbia lette, dato che ho visto e ho capito tante belle cose a mio riguardo. Quanto sei cara, gioia! Oggi mi sento più tranquillo, più sereno, ho fiducia in te, ho fiducia pure in me. Non  ti dirò che la lotta che sto sostenendo non sia dura! Ero quasi sul punto di venirti a prendere (….), e ti assicuro che se avessimo potuto sistemare pupo a casa e tu ti fossi rimessa un poco l’avrei fatto. Piccola mia, riuscirò quanto è vero. Ma quando? Stavo aspettando quell’incarico per potermi ancora rimettere in forza di più, ma qui non si fa mai giorno, e il mio stipendio è ben misero per far fronte a tutto. Ho pensato che il tuo (…) ci avrebbe fatto comodo ma poi ho (…) da questa idea. Vedrò di arrangiarmi alla meno peggio. Quello che è essenziale è di fare molta economia, almeno per un mese, riuscire a non spendere un soldo. (..)cinghia in tutto e per tutto. Avere pazienza e fregarcene di quello che può dire la gente, sacrificarci a non comprare nulla, ma restituire tutto una buona volta, in maniera da poter finalmente respirare. Più pago e più mi saltano fuori (?). ma riuscirò piano piano a liquidare tutti. Sono giunti i miei più brutti (..) abbiamo lasciato accumulare troppo, ma passeranno!
Sono felice che tu ti stia rimettendo. Sono un poco in  pensiero per pupo però, e vorrei che si abituasse a prendere il latte normale perché è più grasso e potrebbe fargli meglio. Ad ogni modo regolati tu. Cerca di dargli sempre le vitamine, e come ti avevo già scritto, prendile pure tu. Per i biscotti, piccolina,sarei più propenso che pupo approfittasse della farina genuina. Non riesci a fartene tostare un poco da (..)? la potresti sciogliere sul latte allungato con acqua , un poco di zucchero ed ecco una buona zuppa. Ma son sicuro che ti saprai disimpegnare. Non vorrei fare la spesa di biscotti (anche perché adesso non la posso fare) e rischierei che il pacco ti arrivi con i biscotti avariati. Per quanto altro mi chiedi cercherò di contentarti appena posso. In tasca non ho che la mezza lira del francobollo e due tessere del tram. Ho alla posta 200 lire ma non voglio toccarle, perché a settembre non saprei come fare per il viaggio di ritorno nostro. Vedrò soltanto se sarà il caso di mandarti qualche cosa. Ad ogni modo io non dispero mai, e tu lo sai bene che risolvo tutte le situazioni. Mi dispiace soltanto averti coinvolta in questa vita disordinata e tribolata, ma sai bene che ne ho colpa fino a un certo punto.
Qui la solita vita. La mattina in ufficio , dove pranzo all’una. Vado a piazza Dante fino alle otto ,  e poi a casa. Sto cercando di trovare qualche altra cosa da fare  e non dispero. Solo una cosa mi manca. Mi manca la cosa essenziale per la mia vita. Mi manchi tu. Ho un desiderio matto di rivederti, di riabbracciarti assieme a pupo, di tenervi vicini a me, di non lasciarvi andare più via. Quest’altro anno saremo più giudiziosi. Risparmieremo un poco e andremo insieme dove dico io. Già pregusto l’intima gioia di quei giorni. Tu cosa fai di bello? Come passi la giornata? Sei andata in campagna? Pupo che fa? L’hai più pesato? Pesalo e pesati e fammi sapere l’esito degli esami di controllo. Ardo dal desiderio di sapere cosa è questa improvvisata che mi hai preparato , forse come tu ardi dal desiderio di sapere il mio sogno. Ma io il mio sogno, contrariamente a quanto ti ho detto, non te lo racconterò per adesso, perché non ci voglio pensare. Ad ogni modo l’essenziale è questo : che con tutti i miei segugi che avevo sguinzagliato alle tue calcagna, non mi era riuscito che a perderti di più. Sarà il sogno la conseguenza dei mie pensieri un poco turbati e (..) ma certo è che ho passato una notte  e una giornata d’inferno. Quando saremo insieme ci faremo quattro risate, quando ti racconterò come nella dolce e malinconica poesia di un organo che innalza il suo lamento al suo Dio, io ti abbia perduta, per ritrovarti ancora più mia però  nel canto più bello,più genuino del mio lavoro, quando sulle pratiche io riposo per un istante mi sei balzata fuori, gioiosa, festante, innamorata più che mai dalla tua solita lettera che sia sempre così piccola.

Lino tuo

giovedì 24 marzo 2011

24/3/1944 - L'ORDINE E' STATO ESEGUITO


Raffaele Zicconi è morto il 24/03/1944. Evtl.zuruckgelassene (per avere indietro) oggetti personali possono essere ritirati presso l'ufficio di polizia di sicurezza tedesca in Via Tasso 155



IL 22/4/1944 dopo un mese senza avere notizie di suo marito, Ester riceve questo messaggio in tedesco. Ovviamente i parenti dei martiri dovettero aspettare anche il tempo che qualcuno traducesse questa lettera per accettare quella realtà che ormai il cuore già conosceva.

mercoledì 23 marzo 2011

NOTA DELL'AUTORE

Domani è 24/3, 67 anni sono passati da queste lettere. Quel giorno si interromperà per sempre questa corrispondenza.
Come ho già scritto nel 1941, il 3 febbraio i miei nonni si sposano quindi viene meno la necessità di scriversi. Ecco, quindi che la corrispondenza di quegli anni è già terminata. Ma il 1941 sarà un anno che per vari motivi permetterà poco di scrivere d'amore. Sul fronte della guerra nel 1941 ci sarà l'attacco di Pearl Harbor il 7 dicembre e ciò segnerà l'ingresso in guerra degli USA e l'acuirsi del conflitto. Da allora per l'Italia sarà l'inizio del calvario che finirà solo nel 1945 con un paese sconfitto e ridotto alla miseria. Quell'anno inoltre, il 14 novembre, nasce Renzo, il primo figlio, così ritrovo i miei nonni nuovamente lontani nel 1942 quando mia nonna per ritemprarsi si trasferisce a Fagnano Castello nella casa degli zii materni gli Splendore. I suoi problemi di salute, il trasferimento di mio nonno prima fuori sede per lavoro, poi per richiamo militare fanno si che lei trascorra molto tempo in Calabria. A Fagnano Castello troverà anche lo zio Alfonso Splendore famoso medico e scienziato che in Brasile diventerà famoso per aver scoperto la toxoplasmosi. La lontananza sarà difficile per mia nonna che per la prima volta è mamma e per mio nonno che si divide fra la guerra, la crisi economica in famiglia ed i primi sentimenti di ribellione che lo porteranno ad unirsi alla resistenza ed a trovare la morte alle fosse ardeatine. Nel 1942, il 23 ottobre, comincia la deportazione nei campi di concentramento. Vi invito, quindi,  a leggere queste lettere d'amore, di disagio, di preoccupazione, considerando ciò che stava  accadendo in quei terribili giorni al nostro paese.
wikipedia A.S.
Alfonso Splendore







martedì 22 marzo 2011

30-12-1940 - prima di tradire un amore bello come il tuo preferirei cento volte morire

30/12/40


Lino mio, con quale pena nel cuore ti o lasciato questa mattina non so descrivertelo, però sono stata forte per tuo amore. Ho rispettato la tua volontà, ho rimandato indietro tutte le lagrime che mi volevano uscire. Sei contento amore? Gioia mia ti amo tanto che mi sembra di essere proprio la tua cara mogliettina, Lino caro, vorrei averti ancora vicino per darti ancora tanta dolcezza e tutti i miei baci e tutte le mie più dolci carezze. Amore mio ti amo t’amo, t’amo tanto. Sei la mia vita. Amore mio , come mi sento sola questa sera!sento ancora sulle mie labbra il dolce tepore (?) della tua bocca. Amore, amore caro, torna presto da me. Ti voglio sempre qui con me! Non vivo altro che nell’attesa di sentirti per telefono, sentire almeno la tua voce. Gioia gioia mia! È così bello questo nostro amore ho paura di dirlo ancora. Linetto mio, amore caro! Amami sempre tanto, ama sempre tanto questa tua piccola mogliettina che non sa vivere senza il tuo amore e senza i tuoi baci. Tutto sembra senza luce e senza vita perché non ci sei tu. Amore mio , amore mio caro. Domani è capodanno e purtroppo sei lontano da me. Ma ti sarò tanto vicino domani sera quando il nuovo anno entrerà ed il mio primo augurio è per te che sei la mia vita. Speriamo che il nuovo anno ci porti più gioia  e più felicità di questo scorso e che soprattutto ci faccia  essere presto uniti. Vero amore mio? Se chiudo gli occhi vedo te , sento le tue carezze, sento le tue parole tanto care che mi cullano in una dolcezza infinita . Amore mio , mio caro maritino sei la mia gioia , la mia luce.
Cosa fai ora? Mi pensi? Pensi alla nostra felicità di ieri? A me sembra di aver fatto un sogno tanto bello. Quando ritornerai sarà più grande la nostra felicità e ci ameremo sempre tanto. Mi sono rimaste impresse nel cervello e nel cuore le tue parole di ieri :” se tu mi tradissi io ucciderei prima te  e poi mi ucciderei io.” Lino caro sta certo, puoi fidarti di me, puoi fidarti di questa bambina che fino a quando non ha conosciuto te non sapeva effettivamente cosa volesse dire amare veramente, amare con tutti i sensi e con tutta la passione dell’animo. Ora lo so amore mio,e prima di tradire un amore bello come il tuo preferirei cento volte morire. Lino mio non vedo nessuno oltre te , oltre al nostro amore. Tu mi hai fatto intravedere una felicità (…) vicino a te e saprò difendere questa mia felicità con tutta me stessa. Puoi credermi amore mio e te lo giuro sulla cosa che ho di più caro su questa terra, sul ricordo più sublime che mi fa sempre più  (…) nella vita, e cioè te lo giuro sulla mia adorata Santa (?) . è la prima volta che faccio un giuramento simile  e puoi essere sicuro che manterrò sempre in eterno questo mio giuramento. È ìl più sacro che io abbia . sono e sarò sempre tua e ti attenderò sempre con tanto amore tanta dolcezza e anche quando saremo completamente uniti ti attenderò come una piccola fidanzata. Sei contento amore mio, buona notte e sta tranquillo per me scrivimi sempre e non farmi stare in pensiero. Oggi ho ricevuto una illustrata di Anna e puoi immaginare la gioia che mi ha dato. Amore mio , ti bacio tanto e con tanta dolcezza con tanti ma tanti auguri. Buona notte amore mio e amami sempre tanto.
Bacioni cari Ester tua.

lunedì 21 marzo 2011

Roma 1-1-41 ore 20,45

Roma 1-1-41 ore 20,45

Lino mio, questa mattina ho ricevuto il tuo telegramma e ne sono stata immensamente contenta. Ero un po’ in pensiero perché non sapevo ancora come fosse andata la tua gita. Questa sera mi sento infinitamente stanca e appena avrò finito la presente andrò a dormire perché ne sento tanto il bisogno. Puoi immaginare come sia stata faticosa la giornata di oggi. Questa mattina ho avuto ufficio e sono ritornata a casa a mezzogiorno.
Linetto mio, oggi sarei voluta stare insieme a te, sola sola per cominciare bene il nuovo anno. Purtroppo tu sei lontano! Ma io oggi ti sono stata sempre  vicina e ti ho tanto pensato. Gioia mia cara, ti amo immensamente. Questa sera mi ha telefonato Aldo e naturalmente Mary(?) l’aveva scambiato per te e ti faceva già le congratulazioni perché eri ritornato presto a Roma, puoi immaginare le risate di Aldo. Ha detto che forse domenica verrà a farmi visita a casa. Ne sarei proprio lieta perché potrebbe fare la conoscenza anche di Ida la quale sarà a Roma per sabato sera. Mi ha detto anche lui che Anna ha apprezzato molto il mio piccolo ricordino e ne sono rimasta molto contenta. Linetto mio, sono sempre così lunghe le giornate (pur avendo un sacco di cose da fare) senza di te. Tesoro mio caro, torna presto, ti attendo con tanta ansia. Linetto Linetto mio, come è brutto starti lontano, mi sembra di non vivere. Quando potrò averti nuovamente con me? Quando? Speriamo che domani posso avere tue notizie. Il telegramma porta la data del 31, segno che non hai potuto telefonarmi la sera del 30. I tuoi auguri mi sono giunti infinitamente graditi e sono stati un balsamo per il mio animo assetato di te e dei tuoi baci. Amore mio scrivimi più che puoi, non puoi immaginare che cosa rappresenti per me la tua parola. Lino mio ti amo e ti adoro tanto tanto e soprattutto ti desidero con tutta me stessa. Scusami se ti scrivo su questa carta ma ho finito la mia e domani la ricomprerò. Dimenticavo di dirti che anche (?) ha dato alla luce oggi alle ore 17 una bella bambina perciò ti prego di mandarle gli auguri. Linetto mio caro ora vado a letto e domani ti scriverò nuovamente. T’amo tesoro mio e ti auguro una buona notte felice. Ti raccomando di avere sempre molti riguardi. Buona notte maritino mio e tanti tanti bacioni. Amami sempre tanto
Ester tua

sabato 19 marzo 2011

NOTE DELL'AUTORE

Non abbiamo più l'invasore in casa, ma siamo prigionieri di noi stessi. Oggi dobbiamo resistere alla disoccupazione, alla corruzione, alla prepotenza ed ignoranza dei nostri politici, alla camorra, alla ndrangheta, alla mafia, alla televisione, ai giornali e all'informazione tutta imbavagliata o imboccata dai partiti. Sono orgoglioso di raccontare questa storia perchè è libera, perchè il sacrificio che racconto fu per la libertà. Grazie nonno, grazie a tutti i caduti per la libertà, grazie a Falcone, a Borsellino, a Giancarlo Siani. Grazie ai vivi che continuano a lottare per la libertà. Grazie a Saviano. Grazie a quella pochissima informazione indipendente, e grazie a chi legge perchè non ha voglia di piegarsi. Mai. Possono morire le persone ma non le idee, le  parole che le raccontano continuano a parlare. Questo è il mio contributo.

1941 - ......la vita insieme..........

Piccola mia,
sono ancora sotto la dolorosa impressione di quanto ho fatto. Maledico l’attimo in cui ho compiuto quell’atto inconsulto, maledico i miei nervi che scattano prima ancora che la mia volontà possa prevenirli. Perdonami mio caro tesoro. Tu sai bene che neppure lontanamente ho pensato a farti male, e vorrei che sapessi quanto soffro in questo momento per ciò che ti ho fatto, e quanto ho provato quando te ne sei andata in cucina senza neppure dire una parola. So di averti fatto male fisicamente, ma ancora di più moralmente. Ma sta pur sicura che non è mia abitudine agire così, e sappi che aborro il sistema di convinzione manesco, e che sento nausea di me stesso per quanto è avvenuto. Vorrei chiederti perdono in ginocchio, e far si che dimenticassi lo spiacevole incidente. E ti prometto che le mie mani non si poseranno più sul tuo visino che adoro, altro che per deporvi con appassionata tenerezza le carezze che ti meriti.
Linetto tuo che ti vuole tanto bene.

giovedì 17 marzo 2011

Inizia il 1941

Le lettere del 1940 sono finite, le prossime saranno quelle dal 41 in poi, ma, poichè nel 1941 Ester e Raffaele si sposano, la corrispondenza diminuirà sostituita dalla vita insieme.

mercoledì 16 marzo 2011

Roma 25-6-40 - è una tempesta così brutta che mi toglie ogni facoltà

Roma 25-6-40

Linetto mio tanto caro, in questa mia vorrei dirti tante cose, vorrei dirti tutte la bellezza del mio sentimento. Sei così caro Linetto mio, tanto caro che a volte penso di non meritarti. Non so cosa farei per ricambiarti ogni attimo della felicità che tu mi dai.
Vorrei averti sempre più vicino, sempre più stretto al mio cuore per essere ben sicura di non perderti. Lino mio! Non adombrarti per i miei piccoli bronci, tu non puoi immaginare quel che passa nel mio cuore e nel mio animo, è una tempesta così brutta che mi toglie ogni facoltà mi annienta e non ho la forza di reagire.. non è poca fiducia in te, no! Anzi ne ho tanta se sapessi: ogni tua parola per me è qualche cosa di sacro e di bello. Gioia mia, ho tanta fede in te e nel tuo amore, e son certa mi farai tanto felice. In questi giorni noto in te un affetto più forte, sarò forse io che riesco a vederti veramente bene, con la mente tranquilla. Gioetta cara, ti darò tutta la felicità che meriti, ti cullerò, ti carezzerò come un bimbo. Le carezze più dolci saranno per te tutto il mio animo e tutto il mio cuore. T’amo tanto ed ogni giorno di più il mio cuore è più bello. Vedo i tuoi occhi brillare di una fiamma così bella, così calda e così appassionata e ciò mi da una felicità incomparabile. Mi sembra di possedere il tesoro più grande del mondo, ed effettivamente posseggo il tesoro più grande  e più bello perché ho te che sei tutta la mia vita.
Gioia mia! Quanto è bello il tuo amore. È bello grande   e puro ed io ricambierò sempre questo amore nel miglior modo possibile.
Perdonami se qualche volta nel mio grande amore sono stata cattiva. Voglio che ciò che tu pensi di me sia sempre bello, voglio che la stima che hai per me sia sempre uguale. Sarebbe il dolore più grande per me se questa stima dovesse diminuire. Vorrei riuscire a farmi veder bene anche dai tuoi e soprattutto da tua zia, alla quale, malgrado le apparenze, sono profondamente affezionata. Le persone che per te son care anche per me lo sono. Son certa però che la mia buona e cara Mammina mi aiuterà anche in questa come in tutte le cose. Tesoro mio ti bacio con tutta l’anima mia. Ti amo come tu desideri.
Stringimi forte al tuo cuore.

Ester tua.

martedì 15 marzo 2011

1940- Roma 3/12/1940

Roma 3-12-40

Gioietta mia cara,
mentre attendo la tua telefonata il mio pensiero vola incessantemente a te. Sono appena poche ore che ci siamo lasciati e da pochi minuti che ho sentito la tua voce eppure mi sembra che siano passati due secoli. Amore mio ti amo tanto, ma tanto sai?
Vorrei poter dividere con te non solo la gioia ma tutti i tuoi crucci: vorrei che tu mi confidassi tutto ciò che ti tormenta. Ma tu non vuoi. La tua bimba deve stare tranquilla e beata secondo te senza curarsi minimamente di nessuna cosa. Linetto mio, è vero sono la tua bambina ma anche la tua piccola donna e la propria donna deve sapere tutto ciò che turba la pace del proprio maritino e cercare il modo migliore se le è possibile di aiutarlo più che materialmente moralmente. Lino mio, sei tanto caro e ti amo immensamente non mi stancherò mai di dirtelo. Sei la mia vita, tutta la mia gioia. Lino mio, lino caro mi ami anche tu tanto?  Ti senti felice al mio fianco. Gioia gioia cara! Sei il tesoro più bello e più grande , ti adoro con tutta l’anima. Sei la mia vita ed il mio tutto.
Buona notte Linetto caro, buona notte e buon riposo.
Ti amo infinitamente e ti bacio con tutta l’anima.
Ester tua

lunedì 14 marzo 2011

23/10/40 - È qualcosa di così sublime e così misterioso

23/10/40

Linetto mio,
ieri sera mi sono capitate fra le mani le tue lettere, ho voluto leggerle nuovamente. Non so dirti cosa ho realmente provato. Ho pianto, ho riso, mi son sentita estremamente felice, ma di una felicità impareggiabile. È qualcosa di così sublime e così misterioso. Ho potuto constatare sempre più come sia grande il tuo amore per me, vi ho trovato tanta dolcezza in esse che mi ha fatto piangere. Ho rivissuto tutto il nostro amore dall’inizio. Quante burrasche hai saputo sopportare! Però anche nella burrasca il tuo amore è stato sempre bello. Gioia mia ti amo tanto. Mi son messa al tavolo a scrivere con la testa colma di pensieri sicura di poterti dire una quantità di cose, sicura di saperti esprimere tutti i pensieri che in un breve giro di ore si erano affollati nel mio cervello. Invece sento che una sola parola può darti tutta la felicità che ho avuto io e che ho: t’amo gioia cara. Sei così caro quando mi chiamo stellina! Mi fai avere l’impressione di essere più fragile. Quando mi stringi fra le braccia sento come la mia vita sia completamente tua. Sento che non potrei fare a meno di te neanche un sol momento. Che spasimo per le ore di attesa che ci separano. Per fortuna ho il lavoro che nella giornata mi aiuta a passare più veloce il tempo. Leggendo quelle lettere ieri sera , ho avuto l’impressione che qualche cosa che tu tanto decantavi, la mia purezza, per te sia un po’ svanita. Perdonami Linetto mio , ma questo pensiero mi è venuto pensando solo alla nostra intimità. Infatti da allora non mi hai più scritto un rigo. Perdonami caro, vorrei che tu avessi vicino a me la felicità piena, completa. T’amo immensamente, sei tutta la mia vita, il mio cuore, la mia anima stessa. Forse da qualche mio atto potrai dedurre che non è tanto grande, ma no Linetto. È sincero, è grande, è qualcosa che raggiunge il sovraumano. Ti amo come non ho mai amato. Sento qualcosa in me tanto grande quando ti penso, quando poso la testa sulla tua spalla, quando ti ho vicino. Avrei sempre la fantasia di abbracciarti e di stringerti sempre nel mio cuore. Ti amo immensamente.
Ester tua

venerdì 11 marzo 2011

1940 - tu solo mi incanti e mi incanterai sempre più.

Linetto caro,


non so perché ma sento ancora il bisogno di dirti per scritto tutto il mio amore.

Oggi mi sento più felice, non so cosa sia ma è una felicità tanto grande. Gioia mia, ti amo tanto tanto. Ti giuro Linetto che sarò sempre tanto sincera, non un piccolo torto avrai da me. Non temere Gioietta. Ne ho fatti molti di sbagli, ma ora ho trovato la mia giusta via e l’unico scopo della mia vita sei tu. Sei tu solo che brilli per me, tu solo mi incanti emi incanterai sempre più. Non puoi credere come mi faccia soffrire il fatto di non saper trovare le frasi più belle per dirti tutto il mio amore. Sento nel mio cuore la canzone che canta e ti dice tante cose belle che non riesco tradurre in parole, ma tu le senti vero? Riconosco anche io come siano assurde le paure che a volte mi assalgono, alcune volte però è più forte di me e mi sento morire dall’ansia e dal tormento fintanto che non ti vedo, che ti sento ridere e scherzare, fintanto che non sento i tuoi baci, la tua voce che mi accarezza e mi fascia l’animo tutto, che mi incanta e mi affascina sempre più. T’amo tanto amore, tanto da morirne. T’amo come non ho mai potuto amare. Credimi Gioietta, e sono sincera, come non potrei essere sincera questa notte? Sono sola con te, il mio animo è tutto a te rivolto, ti parlo come non ho mai parlato, un linguaggio tutto nuovo che solo tu mi hai insegnato, un linguaggio che racchiude tanto amore, tanta gioia e felicità. T’amo Gioietta ricordalo sempre in tutti i momenti. Disperatamente!

Ora caro ti do la buona notte. Sognerò di te e ti darò tanti bacioni.

Ester tua

giovedì 10 marzo 2011

1940 - la mia paura è solo che questo legame debba rompersi

Linetto mio, da quando sei andato via appena arrivata a casa mi son messa a leggere le tue care lettere. Non so ma leggendole ad una certa distanza di tempo mi sembra di capire meglio le tue parole. V’è tanta sincerità in esse! Ho fatto molta attenzione ad una delle più recenti: tu mi dici che vorresti che sussistesse una comunione più intima fra me e te. Vorrei sfogarmi con te, versare la piena dalle mie ansie e dei miei tormenti sul tuo petto. Vedi Linetto caro! Queste parole mi hanno colpito di più , ma ho capito di più ora il loro significato. Ebbene Linetto mio, ora che quella intimità che tu desideravi sempre sia realmente avvenuta , perché non ti confidi, perché non mi fai partecipe delle tue ansie, dei tuoi tormenti?   Se queste parole te le avessi dette  a voce ti saresti un po’ urtato e mi avresti convinto ancora che sono delle idee mie,delle nebbie che crea il mio cervello. Mi dispiace contraddirti caro, ma ho la sensazione precisa e netta che qualche cosa c’è che ci divida un po’, in alcuni momenti, sono attimi, mi sembra di sentirti lontano lontano, mi sembra di vedere in te l’ansia di riavere qualcosa che ti sfugge. Non capisco cosa ti agita Linetto mio? Cosa ti sgomenta? Avrei voluto scriverti fin da un certo venerdi…ma non ho potuto perché non avevo il coraggio di scriverti, perché avevo paura che la stima che tu avevi per me si fosse un po’ abbassata, ho aspettato apposta  per tanti giorni di seguito che tu mi scrivessi un rigo solo, appena uno che mi rendesse tranquilla, invece non ho avuto nulla di tutto questo. Linetto mio ti amo tanto e farei chissà cosa per vederti sempre sorridente e tranquillo al mio fianco, alcune volte invece scorgo un’agitazione in te che non riesco a capire da che cosa provenga. Voglio che tu abbia molta fiducia in me, che ti possa confidare con me in tutto. Ti amo tanto sai? E so capire bene tutto e se posso (?) ti darò sempre quella consolazione che ti è necessaria, ora più che mai mi sento legata a te e la mia paura è solo che questo legame debba rompersi. Non posso pensarlo neanche , mi farai morire. Ti amo infinitamente.
Ester tua

mercoledì 9 marzo 2011

1940 - Quando saremo sposati tutte le ore saranno nostre

Linetto mio ,
è stata così lunga questa giornata. Sono stata continuamente ad attendere la tua telefonata. Chissà se questa sera potrò vederti! Linetto mio caro, ti amo tanto, infinitamente, non so vivere senza te, non posso più stare un solo istante senza pensarti. È così bello questo amore che mi anima, mi fa vivere, mi fa sognare. Sei tanto cara Gioietta mia, e tutti  sembra  ci vogliano metter contro, ma pur essendo piccoli sappiamo lottare e vincere. Nessuna cosa potrà mai allontanarci, tu sei mio ed io sono tua, e questo pensiero mi aiuta a sopportare tutto. Ti amo Linetto caro  più della mia vita, e più di qualsiasi cosa al mondo.
Ogni tua parola è un tesoro per me. Stai calmo Linetto mio, non preoccuparti per nessuna ragione, ci vedremo forse con meno frequenza ma ogni nostro incontro diverrà più bello , ci unirà sempre più. Vero amore mio?
In questo momento ho udito la tua voce e mi ha preso il cuore di tranquillità(?).
Come sarà lungo domani!
E tutti i giorni saranno lunghi fin tanto che non giunge l’ora di vederci.
Ho sempre l’impressione che le ore che passiamo insieme volino via senza neanche accorgercene. Vorrei fermarle quelle ore, dire al tempo : fermati!
Lasciami stare ancora un po’ con Linetto mio.
Ma purtroppo il tempo è inesorabile e non ascolta le nostre invocazioni. Eppure avremo anche la rivincita noi sul tempo. Ti pare? Quando saremo sposati tutte le ore saranno nostre, e non faremo perdere neppure un briciolo di queste ore che formano la nostra vita, saranno tutte colme di una felicità senza nome.

Da un po’ di giorni sento una sensazione strana, mi sembra di appartenerti di più, e sono sicura che tu sei solo mio. E vero Linetto?
Provi anche tu la stessa sensazione? Vorrei esprimermi in un modo più bello ma c’è sempre qualche cosa che lo impedisce. Questa sera mi sento un po’ più triste. Non ho visto a te e per giunta è partito papà. Se sapessi che vuoto c’è in casa! Non puoi immaginare come vorrei che papà fosse ancora qui, anche con i suoi nervi e le sue romanzine. Non so, sarà forse il momento che attraversiamo che mi rende un po’ piena di sgomento. Speriamo che Iddio ci aiuti. Son certa che mammina mia in questo momento ci è più vicina a tutti e presto ci farà trovare uniti. Sarà così bello quel giorno. Scusami Linetto, ho un po’ deviato, ma mi sono anche un po’ sfogata, ho aperto il mio cuore.  A volte sento quasi un dolore fisico al cuore, lo sento pieno pieno di tanti sentimenti che si mescolano e mi agitano, e non so da che cosa provenga questo fatto. Vorrei tanto esserti vicina e sentire la tua dolce carezza sul mio viso. Sento in me un’agitazione insolita, speriamo che il sonno mi aiuti a liberarmene.
Ti amo
Ester tua.

martedì 8 marzo 2011

1940 - San Raffaele

Linetto mio caro,


ti auguro ogni bene infinito.

Sarei voluta venire questa mattina e darti gli auguri con un bel bacione. Ma tu li hai accettati anche per telefono vero? Ed anche il mio bacio hai ricevuto vero? È vero che ti ho risvegliato con il mio bacio?

Questa mattina subito dopo che hai telefonato tu, mi ha telefonato papà e mi ha pregato di darti i suoi auguri. Gioia mia ti amo tanto ma tanto, che non riesco più a trovare parole adatte per esprimertelo. Amore mio, sei la mia vita e tutto il mio mondo. Ti amo in un modo così bello ed a volte mi dispiace di non sapertelo esprimere. Ma tu mi comprendi vero?

Ricevi gioia cara, gli auguri più belli e più cari e che il tuo santo possa sempre vegliarti ed aiutarti ad avere piena e completa la tua felicità.

Ester tua

lunedì 7 marzo 2011

1940 - Se sapessi come ho desiderato un tuo bacio oggi!

Linetto mio


Sono così felice, soprattutto perché sento che mi vuoi tanto ma tanto bene. È vero? Sbaglio forse?

Non mi sembra. Anche io te ne voglio tanto. Speriamo che il Signore ci conceda di essere presto uniti e per sempre. Fin tanto che non arriverò a quel giorno non mi sentirò tranquilla. In certi momenti ho tanta paura, ma tanta ed allora ti desidero con più ardore, ti vorrei in quei momenti vicino a me, quando siamo insieme la paura svanisce, mi sento tranquilla e contenta ed è per me una fatica tanto grande doverti lasciare,sia pure per brevi ore. Ma verrà quel giorno tanto desiderato, verranno quei giorni in cui non ci lasceremo più ed allora la nostra felicità non avrà limite, e noi faremo del nostro meglio per renderli sempre più belli e più pieni di felicità. Ed io Linetto farò tutto il mio meglio per dartene tanta perché ne meriti tanta. Leggendo questa frase forse tu riderai un po’ ironico perché sei convinto di non meritarne, invece sbagli. Si sa tutti abbiamo i nostri difetti, chi più chi meno, per conseguenza bisogna avere la facoltà di indovinarli reciprocamente e aiutarsi a vicenda per non dico eliminarli perché sarebbe umanamente impossibile ma per lo meno attutirli e renderli più passabili. Ti pare? Amore mio hai un cuore così bello e così pieno di bontà, che qualsiasi difetto tu avessi non si potrebbe indovinarlo. Forse sarò un po’ presuntuosa, ma credo che finora sono io la prima a conoscere come è fatto il tuo cuore, e per conseguenza la prima a poterlo giudicare con giustizia, vero? Ne sono convinta. Ci pensi Linetto come sarà bella la nostra vita insieme? Quanto bene ci vorremo? Forse è così perché siamo di carattere opposto, cosa dici? Vedi vorrei che ci fosse già più intimità fra i miei ed i tuoi perché vorrei che anche loro imparassero a conoscere te e me. Ti pare? Ma vedrai che presto anche i miei ti vorranno bene. La bontà è nobiltà d’animo, si premia sempre. Questa sera avrei voluto scrivere a tua sorella per farle gli auguri perché si rimettesse presto e nello stesso tempo per esprimerle la simpatia che ho per lei ed il desiderio di poterla conoscere bene, ma ho preferito chiederlo prima a te per sapere se facevo bene o male. Vuol dire che lo farò domani. Amore mio sei felice? Se sapessi come ho desiderato un tuo bacio oggi! È solo un giorno che non ce ne scambiamo eppure mi sembra un secolo. Vero? Ti sto scrivendo come al solito dal letto perché non ho grande fantasia di dormire. Leggerò le tue prima di addormentarmi così mi faranno una dolce e cara ninna nanna ed il mio sonno sarà più tranquillo. Vorrei che anche tu acquistassi la mia tranquillità d’animo e vedrai che riuscirò a dartela nel più breve tempo possibile. Ricorda Linetto mio caro, che nessuna cosa al mondo mi farà spavento. Ho solo bisogno di tanto affetto e se questo non mi mancherà mai ti assicuro che sarò la donna più felice di questa terra.

Ti bacio con infinita tenerezza.

Tua sempre Ester

sabato 5 marzo 2011

Translator

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venerdì 4 marzo 2011

1940 - ...la milizia ha fatto rapporto per sabato.

Amore mio caro,
la tua lettera mi ha reso più felice. Ora son quasi certa di poterti e di saperti dare tanta felicità e non puoi credere come questa tua felicità aumenti la mia. Già da venerdì avrei voluto scriverti, esprimerti tutto il mio stato d’animo, ma non ho trovato le parole belle per esprimertelo.
Se sapessi cosa ho nel cuore! Tanto tanto amore, ti adoro gioia mia. Mi sembra da un po’ di giorni di essere ancor più tua, di appartenerti tutta. Quando verrà quel giorno in cui potremo dirci il nostro amore con tutto lo slancio del nostro cuore, sarà il più bel giorno della nostra vita. Vero amore mio?
Quante  volte ho riletto la tua non lo so. So solamente che ogni volta che la rileggo mi sento felice. Quanto sei caro amore mio, sei il mio tesoro, la mia vita, il mio tutto. Ti amo e non desidero altro che starti sempre più vicino. Questa sera non volendo ti ho fatto fare tardi, quando me ne sono accorta mi è dispiaciuto tanto.
Ester tua
N.B. questa mattina mi hanno detto che la milizia ha fatto rapporto per sabato. Caso mai io fuori non ti ho visto. Capito?
Ti telefonerò fra poco
Bacioni
Ester tua

giovedì 3 marzo 2011

1940 - Lino mio vorrei averti qui vicino a me

Amore caro,
ritornando a casa ho trovato anche il tuo telegramma, l’espresso è arrivato molto prima e me lo ha portato Mario in ufficio. Gioietta mia cara, ti ringrazio immensamente e mi dispiace di averti fatto preoccupare per me. Ora sto un po’ meglio anche perché ho tue notizie, ma basta un giorno che mancano per rimettermi giù in tutti i sensi. Oggi la temperatura è normale e questa sera ho avuto abbastanza appetito. Lino mio vorrei averti qui vicino a me, poterti dare tanta gioia e tanti tanti bacioni, poterti cullare con le mie carezze, piano piano quasi fossi un bambino. Quando ti posavi con la testa sulla mia spalla e ti carezzavo piano piano (ricordi?) una dolcezza infinita, una dolcezza senza nome mi prendeva e mi fasciava il cuore e solo a ripensarci ora sento la stessa dolcezza ed una nostalgia (?) di quei momenti così dolci che ho passato vicino a te. Mi sembrava di sentirti più mio, abbandonato ai miei baci ed alle mie carezze, ma io anche ti sono sempre tanto vicina e ti do lo stesso tutta quella dolcezza. Amore caro, ti sento si vicino, perché so che anche tu (sebbene dalle tue cerchi di non far trapelare nulla) soffri la stessa tristezza e la stessa nostalgia. Vero amore mio? È troppo grande il nostro amore, è troppo bello, troppo sublime, così pieno di passione per sentirsi, sia pure con la lontananza, divisi. Vero? È così grande che supera ogni cosa. Leggo le tue parole e le rileggo perché mi sembra di sentirti parlare. Amore mio, tesoro caro, ti ringrazio tanto e ti amo sempre più. Non preoccuparti per me e di qualsiasi cosa hai bisogno scrivimi che farò di tutto per ottenerlo. Oggi ho comprato un piccolo calendario in vetro e argento per Anna e lunedì spero di spedirglielo. Mi auguro che lo riceverà volentieri, avrei voluto farle qualcosa di più bello, ma pazienza!
Bisogna contentarsi. A casa è piaciuto moltissimo. Hai ricevuto le mie sigarette? Le hai fumate tutte? Vuoi che ti spedisca qualche libro o qualche giornale? Dimmelo Linetto senza complimenti, per me è una gioia grandissima poterti accontentare.
Hai bisogno dei calzettoni? Dei guanti? Dimmelo francamente che lunedì te li comincerò a fare. Vuol dire che mi farò  dare qualche consiglio da Iole o da (?) e spero di poterli fare belli ugualmente. Hai scritto le illustrate? Ti prego di non dimenticartelo specialmente per Anna Maria e famiglia e per (?).  capito Linetto? Papà mi chiede insistentemente se hai ottenuto nulla con il certificato. Ti prego anche per questo di darmene notizia altrimenti tutti i giorni è la medesima canzone. Gioia mia, vedi che non lascio un sol giorno di scrivere, così vorrei che facessi anche tu. Lino mio, amore caro, ti amo divinamente ed infinitamente. Ti lascia con tanto infinito amore la tua mogliettina che ti sente sempre vicino e che ti vorrebbe ancora più vicino
Ester tua

mercoledì 2 marzo 2011

1940 - cosa sarà di noi dopo questa tremenda burrasca che agita la nostra Patria

Linetto mio caro,
perdonami! Ti ho fatto soffrire molto, ne sono tanto dolente. Non so cosa sia! Hai voluto che ti scrivessi per spiegarti, per dirti cosa c’è che mi agita tanto. Gioietta mia, non pensare ,male, è una cosa stupida, ma mi fa tanto soffrire. Sono ossessionata dal pensiero dell’altra, forse mi avrà maledetto per averti tolto a lei e questa maledizione ora mi perseguita. Non dirmi che sono sciocca, non dirmi così Linetto mio, mi  fai soffrire di più, non so perché il ricordo di quella lettera che tu le stavi scrivendo mi sta ossessionando, più non voglio pensarci e più il ricordo mi tormenta. Riconosco di essere pazza in questo momento, di rovinare tutto, di rendere il nostro amore deforme. Non voglio che questo succeda, non voglio pensarci. Linetto ti amo tanto, e più di prima, sento che la mia vita ti appartiene e non voglio farti soffrire. Non è sfiducia verso te amore mio, ma in certi momenti, quando ti vedo triste, non so perché ho la cattiva impressione che io non sappia renderti felice. Mi fa soffrire che per causa mia stiamo sciupando delle giornate che ora sono veramente preziose. Capisco che è stupido da parte mia pensare cose assurde proprio ora, in questo momento così terribile in cui abbiamo bisogno tutti e due di affetto, di vivere di amore queste giornate. Snerva anche il fatto del futuro. Alcune volte penso cosa sarà di noi dopo questa tremenda burrasca che agita la nostra Patria. Vorrei che tu non partissi, ma a questa idea penso di essere egoista e vigliacca. Son sicura però che le nostre Sante Mamme da lassù ci vegliano con uguale amore ed insieme al tuo caro babbo ci proteggono da ogni male. Son certa che la tua cara e Santa Mamma  mi vorrà bene,perché lei sola può vedere quanto amore o per te. Lei sola può capire come il mio affetto sia sincero, e senza altri fini. Se voglio sposarti prima che tu parta, non è per paura che ritornando poi non pensassi più a sposarmi, ma solamente perché credo che il pensiero che io ti appartengo completamente, che io sono tutta tua, debba aiutarti nei periodi più brutti e negli eventuali pericoli.
Gioia mia tanto cara, ti amo come non ho mai amato e posso giurartelo come tu vuoi.
Ester tua

martedì 1 marzo 2011

Ultime lettere - Igor Pizzirusso

http://www.ultimelettere.it/ultimelettere/ultimelettereanagrafe.php?ricerca=777&presentazione=1&lingua=it


Un enorme ringraziamento ad Igor per l'aiuto che mi sta offrendo.

1940 - Quando potremo liberamente dirci il nostro amore?

Roma- venerdi ore 22,30

Lino mio caro, ogni giorno di più sento quanto sia bello e quanta forza abbia il tuo amore.
Sei sempre più caro Linetto mio, ed io forse sono un po’ cattiva con te.
Ricompenso con poco tutto ciò che tu mi dai.
Però una cosa voglio che sappia, l’unica cosa che di più bello ti offre questo mio amore è la sincerità. Vedi tante cose forse non ti sembrano piene di sincerità, ma credimi il più delle volte è l’apparenza o le parole delle persone amiche che ci ingannano.
So Linetto, e da diversi giorni, ciò che ti avrebbero detto.
So che tentano ogni cosa anche la più ignobile pur di nuocermi, pur di farmi ancora del male.
Sono stata tanto nervosa in quella settimana appunto perché temevo che qualcuno venisse a riferirti tutto quello che avevano riferito a me in forma molto più lieve.
Non puoi immaginare che giornate e che nottate di tormento e di dolore. Non ero urtata con te (se pure le apparenze facessero vedere così) ma con gli altri e principalmente con tutte quelle misere persone che perdono il loro tempo in un modo così poco onesto.
Credimi Linetto, non ho mai fatto nulla di male, e non ho cercato mai in nessun modo di far del male ad altri.
Forse sono stata molto sciocca e ingenua. Pazienza! L’esperienza insegna tante cose. Speriamo che Iddio ci aiuti ad essere presto uniti, e vedrai Linetto caro, quando ti sarò più vicina, quando potrai conoscere più a fondo i miei pensieri, la mia anima, ti accorgerai che non sono e non sarò mai capace di far del male  a nessuno, ti accorgerai quanto ti amo e come tutto ciò che mi parla di te , tutto ciò che mi ricorda te, io vorrei.
Sei così caro che mi sarebbe impossibile non volerti bene.
Ti adoro Linetto caro sei tutto per me. Il mio tesoro, la mia vita stessa.
Desidero i tuoi baci come il ristoro supremo della mia anima e di tutta me stessa.
Le tue parole tanto care e tanto belle tanto piene di amore e di sincerità, la tua carezza così piena di passione e nello stesso tempo di dolcezza infinita mi danno una gioia profonda nel cuore, mi fanno rivivere, mi fanno pensare che ancora per me vi è tanta gioia, anzi che la mia più vera , più grande gioia sia cominciata solo poco tempo fa.
Quando ti sento vicino mi sento tranquilla. Quando sarà quel giorno così tanto bello e tanto grande?
Quando potremo liberamente dirci  il nostro amore?
Saremo tanto felici Linetto mio caro!
Vedrai, al contrario di ciò che possano dire o fare le persone invidiose, potrai convincerti che saprò darti tanta, ma tanta felicità.
Devi perdonare il mio pianto, devi proprio perdonarmi, non volevo farmi vedere ancora così debole. Però è stato meglio che mi sia sfogata un po’ e forse se avessi potuto sfogarmi ancora un po’ sarei tornata più tranquilla. L’unica cosa che mi da più tormento è il pensiero che altri mi abbiano illustrato ai tuoi occhi in un modo diverso da quello che sono.. so che  a te non interessa il giudizio altrui, ma per quanto sia, il cristallo si è un po’ incrinato ai tuoi occhi, non ha più la primitiva lucentezza ed è questo, amore mio, che mi tormenta, è questo che mi fa rimanere agitata.
Perdonami caro, anzi so che mi hai perdonata perché hai avuto delle espressioni così tanto care e piene di tenerezza per me. Ricorda amore mio ti amo come non ho mai amato ed  il mio più grande voto, il desiderio più grande è quello di essere tutta e solo per te, quello di darti sempre più la convinzione del mio amore. Ed ora buona notte e pensami tanto.
Ester tua

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