venerdì 29 aprile 2011

1944- resistenza


Oltre il ponte - Modena City Ramblers & Moni Ovadia

La musica può fare riflettere, sognare,capire e ricordare.
"Appunti Partigiani"cantata dai Modena City Ramblers & Moni Ovadia, Oltre il ponte ci ricorda la Resistenza.
Uomini di vent'anni che lottavano per un avvenire più umano,più giusto e più libero.



O ragazza dalle guance di pesca, o ragazza dalle guance d'aurora, io spero che a narrarti riesca la mia vita all'età che tu hai ora. Coprifuoco, la truppa tedesca la città dominava, siam pronti: chi non vuole chinare la testa con noi prenda la
strada dei monti. Avevamo vent'anni e oltre il ponte oltre il ponte ch'è in mano nemica vedevam l'altra riva, la vita tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte tutto il bene avevamo nel cuore a vent'anni la vita è oltre
il ponte oltre il fuoco comincia l'amore. Silenziosa sugli aghi di pino su spinosi ricci di castagna una squadra nel buio mattino discendeva l'oscura montagna. La speranza era nostra compagna a assaltar caposaldi nemici conquistandoci l'armi in
battaglia scalzi e laceri eppure felici. Avevamo vent'anni e oltre il ponte oltre il ponte ch'è in mano nemica vedevam l'altra riva, la vita tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte tutto il bene avevamo nel cuore
a vent'anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l'amore. Non è detto che fossimo santi l'eroismo non è sovrumano corri, abbassati, dai corri avanti! ogni passo che fai non è vano. Vedevamo a portata di mano oltre il tronco il cespuglio il
canneto l'avvenire di un giorno più umano e più giusto più libero e lieto. Avevamo vent'anni e oltre il ponte oltre il ponte ch'è in mano nemica vedevam l'altra riva, la vita tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte
tutto il bene avevamo nel cuore a vent'anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l'amore. Ormai tutti han famiglia hanno figli che non sanno la storia di ieri io son solo e passeggio fra i tigli con te cara che allora non c'eri. E vorrei che quei nostri pensieri quelle nostre speranze di allora rivivessero in quel che tu speri o ragazza color dell'aurora. Avevamo vent'anni e oltre il ponte oltre il ponte ch'è in mano nemica vedevam l'altra riva, la vita tutto il bene del mondo oltre il ponte. Tutto il male avevamo di fronte tutto il bene avevamo nel cuore a vent'anni la vita è oltre il ponte oltre il fuoco comincia l'amore.


L'autore del testo è Italo Calvino che ricorda il suo passato nella resistenza e che cerca con queste belle parole di trasmettere alle future generazioni quella parola tanto cercata e voluta..
...LIBERTA'

giovedì 28 aprile 2011

Lettera di condannati a morte della resistenza

Cortometraggio pubblicato sul sito dell' ISMLI

"questa serie di documenti pubblicati in occasione del 25 aprile 2006, 61° anniversario della Liberazione,
è stata realizzata con la collaborazione di Fausto Fornari e della casa editrice Bulzoni di Roma che hanno autorizzato rispettivamente la pubblicazione del cortometraggio e del saggio di Ivelise Perniola. "



http://www.italia-liberazione.it/it/cortometraggiofornari.php

mercoledì 27 aprile 2011

1942 - Le tue parole sono un balsamo per me,

Linetto mio caro,
questa mattina ho ricevuto la tua lettera e ti ringrazio tanto tanto. Le tue parole sono un balsamo per me, ed il pensiero che tu ti stai rimettendo mi da tanta gioia. Ieri ho fatto venire il dottore, una bravissima persona, per farmi visitare e far vedere anche pupetto nostro. Lo ha trovato molto bene ed ha detto di stare tranquilla. Per me ha detto che sono molto deperita e mi ha detto di prendere l’epamosil (?) che qui si trova. Mi ha trovato, ti prego di non ridere, un ernia ombelicale. Me ne sono accorta per caso, perché l’ombellico ieri mattina mi faceva male ed era un po’ gonfio ed arrossato. Mi ha detto di fare dei bagni di acqua e sale ed un po’ di (?) e poi quando sarò a Roma mi ha consigliato di portare un po’ di tempo il (?) ombelicale. Come vedi qualche cosa sia pure minima deve sempre affliggerci.  Pupo il latte di capra che digeriva bene i primi giorni ora non lo sopporta più. Come glielo do lo ridà subito quindi non gli da alcuna sostanza. Avevo chiesto al dottore di dargli il latte di vacca ma mi ha sconsigliato perché le mucche qui non sono molto sane.  In farmacia non hanno lacto mellin e fintanto che tu non me lo spedirai non potrò dargli altro che il latte Alpe che qui si trova con l’alimento mellin. Questa sera andrò in farmacia e prenderò il latte per pupo ed una scatola di  Epamosil per me, temo che i soldi non mi bastino perché come già ti ho detto nella mia penultima ti ho preparato una sorpresa ed ho speso 40 lire ed ho comprato mezzo metro di stoffa per pupo e sono già 50 lire poi qualche uovo in più per me, la carta per scrivere, un po’ di francobolli per le illustrate. Insomma in tutto mi son rimaste 60 lire. Linetto mio io farò di tutto per farmeli bastare , e se non c’era l’inconveniente del latte per pupo potevo stare tranquillamente e non darti tanti grattacapi. Pupo ha un po’ di inappetenza e sia il pan cotto che la pastina non li vuole assolutamente prendere. Ho ricevuto una postale di papà dove mi dice che Iole sta meglio e che Renzo è andato in licenza per otto giorni e che si porterà via Iole e Dinuccio.  Son contenta per quanto riguarda i rapporti fra te ed i tuoi.  Per Carmelo non so se sia il caso di insistere in ogni modo oggi stesso gli scriverò e speriamo che ne esca fuori qualche cosa, per quanto ne dubito, so che dove metto le mani io va tutto a rovescio. Gioia mia non affaticarti molto. Per quanto riguarda il mio ritorno attendo da te un consiglio. Ti prego di interessarti  con(?) Ottavio per sapere cosa debbo fare per avere l’altro mese di malattia perché fra dodici giorni finisce il mese di malattia. Ti prego ancora una volta di inviarmi l’indirizzo di Anna Maria per fargli giungere gli auguri per S. Anna
Ester tua

giovedì 21 aprile 2011

14/3/1942- Fra i tanti creditori ho annoverato anche i parenti

A Ester presso Splendore Giuseppe (Fagnano Castello)   14-3-42


Mio piccolo tesoro,
perché questo lungo silenzio?
Voglio sperare che tutto vada bene, e che tanto tu che pupo stiate bene. Di me non ti dico altro, se non avessi molto lavoro che assorbe tutta la giornata e parte della notte, forse troverei il tempo di diventare scemo. Sono troppo solo, e non ho ne voglia ne tempo di trovarmi uno svago. Ieri non ti ho potuto scrivere dato che ero fuori Roma dall’altro ieri sera. È stata una cosa leggerina, ma non dispero fra giorni di trovare un biglietto di viaggio per me, che mi possa portare fino da Aldo (il fratello)  per qualche giorno.
Spero che tutto  mi vada bene, e che a fine settimana ti possa dare la lieta notizia che ho saldato tutto e tutti. E a proposito di ciò , ti invierò uno schema di lettera alla egregia (?) con l’ordine assoluto in (?) di radiarla per sempre dal novero delle nostre conoscenze. Altrettanto dicasi per la sarta, che d’altra parte però, non ha avuto per (?) altro che parole di biasimo. Alla sarta ho mandato oggi un assegno a vista per £ 270. Ad (?) ho mandato a casa della madre un assegno a vista per £ 300, così la madre lo manderà a lei, e lei non potrà rispondere finchè non ritornerà a Roma.
E non mi venga a dire nulla, perché io pago soltanto con assegni e non in altro modo. S’arrangino come vogliono. Purchè non mi scoccino più. Fra giorni spero di mandare almeno £750 a Bruno, £ 1500 a Vergantini per liquidarmelo, £ 328 alla bicicletta e £ 438 a quel tizio commerciante che non ho mai pagato. Cara piccola non sono parole.
Ho già gli assegni pronti e firmati., le lettere di accompagnamento già scritte, e vedrai che una buona botta ai nostri dolori gliela saprò dare. Rimarrebbero altre poche migliaia di lire che liquiderò piano piano. Ho anche dato qualche cosa a papà, che mi dispiace dirtelo è venuto in ufficio a chiedermi soldi dopo appena mezz’ora che ero arrivato, senza curarsi di sapere come avrei fatto a mangiare per tutto il resto del mese. Non fa nulla. Fra i tanti creditori ho annoverato anche i parenti. L’altro ieri ti ho mandato una assicurata con 50 £, e 10 francobolli. Alle domande sarcastiche che mi hanno rivolto di come avresti fatto senza un soldo, ho detto, col veleno in bocca, per non averlo potuto fare, che ti avevo mandato £ 500. Ad ogni modo spero fra giorni di poterti mandare qualche altra cosa.
Per pupo cerca di trovare il latte di capre come già ti ho scritto, e scrivimi se sta bene.
Sono andato dalle sorelle adamoli, per la gomma (?) e anche loro la stanno aspettando, altrimenti l’avrei subito mandata. Di a zio che appena arriva la manderò e che se intanto vuole un paio di suole me lo faccia sapere. Per pupo se non trovi il latte di capre cerca di arrangiarti col latte di vacca diluito e con un poco di succo di limone. Ad ogni modo fammi
sapere se tutto procede bene, e scrivimi a lungo. Salutami zio Peppino e Carmela. Appena avrò maggior tempo disponibile scriverò anche a loro. Tu ad ogni modo digli che mi scusino e fagli sapere quanto lavoro. In attesa di una tua lunghissima lettera ti bacia tanto tanto assieme a pupetto

Tuo Lino

lunedì 18 aprile 2011

Espresso 18/7/42

Espresso 18/7/42

Linetto mio, ho ricevuto la tua assicurata e ti ringrazio. Per me stai tranquilla come pure per Renzuccio il quale sta benissimo ed è un vero birbante. Sta tutto il santo giorno a spasso e come vede la porta della nostra stanza strilla come un galletto. Ha fatto amicizia con i gattini e li chiama continuamente. Sai che comincia  a fare ciao con la manina?
Vedessi come è grazioso. È diventato un po’ più alto ed ai pantaloncini blu che gli stavano bene devo allungare la bretellina. Gioia cara sono desolata perché non ricevi mie lettere  ma questa è la  quinta lettera che scrivo, gioia mia cara, stai tranquillo per me, vorrei essere così tranquilla io per te. Linetto mio caro ti ringrazio per quanto fai per me, però potevi tenerti quello che mi hai mandato, per te, io ancora ho 35 lire, con i rimanenti ho comprato un po’ di stoffa per fare una camicia a pupo e poi ho comprato qualche uova (?). non dubitare che l’appetito non mi manca, e tutto quello che c’è mangio. I giornali ancora non mi sono arrivati, speriamo che non si perdano per strada. Ad Anna Maria ho preparato la lettera ma non posso inviarla perché non ho l’indirizzo  ed è inutile spedirla per poi non farla giungere.
Mi dispiace per il povero Massimo ma d’altra parte se deve continuare a vivere in quelle condizioni  è meglio per lui che se ne vada, ti pare?
Povera signora Pazienza! Cosa ci vuoi fare? Mi dispiace per Iole che non sta bene e mi auguro che giungano Ida e (?) in questi giorni. Ti ringrazio per il pensiero della cioccolata, sei veramente tanto caro, non preoccuparti se non la puoi avere. Appena puoi mi dovresti vedere per un paio di scarpette per pupo perché ha tanto camminato che le suole son quasi consumate. Che ladri però. Poi sempre se è possibile mi dovresti inviare un po’ di biscotti per pupo ( la ragione perché non voglio farli fare qui te l’ho spiegata nella mia precedente) quel po’ di pelle bianca ed un paio di tomaie (?) di legno ortopediche per farmi fare un paio di scarpe perché se no  quelle marroni mi si rovinano. A proposito di scarpe le ciabatte che abbiamo comprate son ridotte in uno stato pietoso e non so come ci siano diventate in quel modo. Poi mi sembra che non mi serva altro.
Ti (?) che ho terminata la (?) e vedessi è venuta un amore. Vedrai che porterò a Roma tutto il lavoro finito. Sei contento? Sei più sereno? Io esco tutti i pomeriggi con pupo dalle 4 alle 9, e quel mascalzoncino ci vorrebbe rimanere ancora. Carmela dice che mi sono un po’ rimessa, io ancora la ciccia non me la sento però mi sento meno debole. Vedrai Linetto mio che quando verrò a Roma sarò veramente “bona” però metterò il cartello vietato toccare altrimenti mi (?) di nuovo.
Io sento tanto desiderio di te , tanto che ne resteresti meravigliato. Ti prometto fin d’ora che quando mi verrai a trovare morirò senz’altro insieme a te. Sei contento gioietta mia cara? T’amo tanto sai?
Ti prego scrivi al più presto a zio perché è urtato perché dice che oltre papà non gli scrive nessuno.
Ed ha ragione, mi dispiace non veder Carmelo. Me lo saluti appena lo vedi. Telefona a casa per fare gli auguri ad Ida per il giorno 19 è il suo compleanno.
Ti bacio tanto assieme a passerottino
Ester tua.

venerdì 15 aprile 2011

1942 - ...Verranno giorni in cui scriverò sui fogli da un milione.


17/7/42 (?)



Mia piccola stellina, è un secolo che mi sei lontana e non ti sei degnata di farti viva altro che con una lettera. Anche oggi è passato, l’ora della (..) è trascorsa, e sono rimasto con l’amarezza di non scrivere nulla di te. Ciò sarebbe il meno, se potessi almeno avere la tranquillità che mi dovrebbe derivare dal saperti contenta e più che altro apposto con la salute. Invece tanto tu che pupo non state affatto bene. Questo ho potuto capire dalla cartolina di zio Peppino, e puoi bene immaginare con quale disperazione stia passando le mie giornate. Ieri quando è venuta la cartolina diretta a papà, sono stato sul punto di partire. Sono proprio disperato. Ma mi ha distolto papà e Carmelo che è arrivato in licenza, e che sono andati a vedere Lina è rimasta alquanto fredda; questa è la mia impressione, ma io me ne frego. Carmelo sta bene, e l’unico consiglio che mi ha dato per te e per pupo, è quello di uscire e pigliare aria. È mai possibile che non trovi nessuno che ti porti pupo? Non ti devono fare il servizio gratis e puoi benissimo dare anche due lire al giorno. La carrozzella a Fagnano rappresenta per me una (…) troppo forte per la mia forza, e con tutta la mia buona volontà non mi riesce di poterti fare contenta. Piccolo tesoro mio, la nostra situazione era catastrofica, e per riuscire a rimetterla a posto devo sopportare molti (…) , e fare anche dei sacrifici non indifferenti, come per esempio quello del fumo che necessariamente ho dovuto limitare moltissimo. Il piede non mi funziona affatto altrimenti cercherei di eliminare anche qualche autobus. Questo però mi è assolutamente impossibile. Pazienza! Ho fiducia di riuscire presto nell’intento che mi sono prefisso. Quello che mi duole è che non trovo comprensione ne aiuto da nessuna parte. Oggi ho fatto il certificato tuo che mancava nella documentazione del concorso. Sono dovuto andare in una agenzia a farmelo fare e così quello che avrei potuto avere per sei lire l’ho avuto per 25. Ecco come se ne vanno i nostri soldi. Tutto così .Se avessi avuto una donna di servizio l’avrei mandata in delegazione e tutto sarebbe stato fatto. Io non ho potuto prendere neppure un’ora di tempo, dato che sono oberato di lavoro. Ma non mi importa di nulla, ti ripeto, purchè  vi sappia sani tutt’e due. Adesso tu sii brava, cerca di disimpegnarti come meglio puoi, e approfitta della tua villeggiatura al massimo. Non fare che anche questo migliaio di lire sia stato speso inutilmente. Scrivimi una lettera, e fammi un elenco dettagliato di quello che effettivamente vi occorre cercherò in tutti i modi di non farti mancare l’indispensabile. Ma sii forte (…….).
Rivolgiti ai contadini, fatti portare qualche uovo, e molta frutta. Mangia e soprattutto prendi molta aria sana. Sta il meno che sia possibile dentro casa, o in casa d’altri. Portati  pupo in campagna, una coperta per terra e ruzzate tutti e due come due maialetti, e come tali ingrassate. Non pensare a nulla e goditi la tua tranquillità più che puoi. Dimmi se  è necessaria la mia presenza lì per pupo e per te, ma prima pensaci bene e non fare come Iole.
Ester mia, non so cosa vorrei dire e cosa vorrei fare per te, per saperti tranquilla e contenta. È l’unica aspirazione della mia vita, vedere ciò che ho di più caro su questa terra , vivere felici e sani. Possibile che almeno in questo e solo in questo io non possa essere accontentato? Vi voglio troppo bene e soffro tanto per non potervi dare ciò che desiderate, ciò che desidero anche io darvi. Perciò scrivimi tesoro mio, tranquillizzami e sii sincera però.
Ieri ho telefonato ad Anna Maria dicendole che dato che tu non avevi l’indirizzo mi avevi richiesto di darle i saluti. Ti raccomando di scriverle perché me lo ha chiesto come una grazia. Poveretti!
Credo che Massimo se ne stia andando, perciò tu cerca di tenerla sollevata con qualche tua lettera che dovrai scrivere sempre dopo quella di tuo marito. Oggi ti ho spedito i giornali, e ti avrei voluto spedire un poco di cioccolata, ma non l’ho trovata. Però non mancherò di farlo, dato che ne hai tanto desiderio. Qui ti (…) quello che posso tutto quello che rappresenta il contenuto delle mie tasche. Dammi avviso di ricevuta, come per l’altra assicurata, che non so se tu l’abbia o meno ricevuta e fammi sapere se hai ricevuta la lettera con  le ricevute degli assegni che ho spedito ai nostri cari amici.

Ti prego Ester mia, non mi trascurare e abbi pietà di Linetto tuo , che sta vivendo ore d’inferno.
E ora ti lascio. Scusami per la carta  e per la calligrafia. Verranno giorni in cui scriverò sui fogli da un milione.
Raccomandandoti ancora di scrivermi, (….)   ti bacia tanto tanto insieme a pupo tuo.

lunedì 11 aprile 2011

22/7/1942 - ogni tua lettera mi da cento anni di vita

Per zicconi raffaele –direzione generale poste, servizio IV divisone
Fagnano castello 22-7-42

Linetto caro , oggi la posta mi ha tradito. Attendevo una tua, ma non ho ricevuto nulla. Io ora mi sento meglio e mi sento meglio dopo il tuo ultimo espresso. Gioia mia cara , anche io non vivo altro che per te e ti amo infinitamente, appassionatamente. Ti desidero tanto tanto e non vedo l’ora di potermi rifugiare nelle tue care braccia , di sentirmi stretta a te. Ho tanto desiderio dei tuoi baci e delle tue lunghe carezze. Sento la nostalgia anche di (?). e tu? Ti prego di scrivere spesso, che ogni tua lettera mi da cento anni di vita. Sei tanto caro amore mio! Vorrei poter venire a te bella (?) e sentirti fremere di gioia e di desiderio vicino a me. Ti voglio sempre innamorato e desideroso di me, per quello è bello vivere, quando si sa di piacere e di saper dare ancora tanta gioia con la propria passione e con il proprio amore. Ed io farò sempre il mio meglio per vederti sempre vicino a me innamorato e pieno di desiderio e di passione come il primo giorno che venni da te. Linetto caro non so dirti quello che sento quando mi stringi forte al tuo cuore e qualcosa di così bello che non si può esprimere in parole. Quando tu vieni a me anche se non riesco a sentire quello che senti tu, per me è una gioia tanto grande che se potessi ti terrei tutta la notte e sempre stretto al mio cuore.
Gioietta mia, in questo momento tutti dormono compreso pupo, ma a me non riesce di dormire perché vorrei  te qui vicino a me e se mi proponessi di fare le (?) io ci starei e sarei sicura di morire con te. Gioia mia, sono cattiva a dirti queste cose perché son certa è una sofferenza anche per te.  Vero amore? Speriamo domani di trovare posta. Carmela mi ha pregato di dirti se trovi in qualche merceria un gomitolo di filo perla bianco di qualsiasi numero. Se lo trovi lo dovresti comprare con i numeri miei di filato. Capito. Renzuccio dorme benissimo, solo che a mezzogiorno non ha molto appetito. Gioia cara scrivimi sempre. Ti bacio tanto e tanti bacetti da Renzuccio. Tienimi sempre stretta al tuo cuore.
La tua cara bambina

Ester.

venerdì 8 aprile 2011

1942- ....la felicità che sognavi , senza avere invece neppure la più lontana visione della vita tormentata che ti avrei fatto fare

Mia piccola stellina, non ti descrivo lo stato d’animo in cui mi trovo. Mi sento come stordito, sperduto in un vuoto che non so spiegarmi, in cerca di qualche cosa che riempiva prima la mia vita e che adesso mi manca. È inutile tesoro! (?) ti spiegherò perché mi fai arrabbiare, perché ti voglio troppo bene e non ti posso avere lontana. Per pupo provo un altro sentimento. Ogni bambino che vedo vorrei prenderlo in braccio e baciarmelo come facevo con Renzo. Insomma sono rimasto troppo solo , e se non fosse perché spero che la permanenza a Fagnano vi giovi, vi verrei a prendere subito. Il viaggio di ritorno è stato più disastroso sia materialmente che moralmente. Non ti parlo della vita veramente bestiale che ho dovuto fare in quelle ora lunghissime, ma ti giuro che in terza non viaggerò mai più. Solo soletto nelle soste che già abbiamo fatto insieme ho rivissuto mentalmente i momenti più felici che abbiamo finora avuti. La passeggiatina a Cosenza nella stessa strada che abbiamo fatto sottobraccio, sognando di una vita felice che speravamo ci aspettasse; mi sono seduto a Paola allo stesso posto che ci siamo seduti l’anno scorso e ho ricordato con una stretta al cuore il tuo luminoso sorriso di allora e dei tuoi occhi splendenti   per la felicità che sognavi , senza avere invece neppure la più lontana visione della vita tormentata che ti avrei fatto fare. Povera piccola mia! Ma Linetto ti promette , e vedrai che saprà mantenere la promessa, una vita quale tu effettivamente ti meriti. Ho lasciato ormai da parte le idee di sfarzo e di grandezza. La vita di una volta credo non ritornerà più per me, ma non la rimpiango. Voglio una vita tranquilla, che nella sua modestia possa offrirci qualche sano svago una volta ogni tanto e vivere esclusivamente per rinchiuderci nel nostro amore reciproco e nell’adorazione di pupetto nostro. Una vita calma che ti possa dare la tranquillità e ti possa far gustare la calda felicità della nostra piccola famigliola. Spero di sistemare tutto presto, ed il solo aiuto che chiedo a te, è quello di alleggerirmi delle cose meno gravi che riguardano pupo e la nostra vita. Tu dovrai essere la mamma e la moglie. Io sarò il pilota della nostra piccola caravella e solo io dovrò pensare a percorrere acque calme  e toccare solo i porti che potranno soltanto darci gioia e felicità.
Ed ora piccola mia non ti nascondo che sono in apprensione per pupo. Non so perché ma sento come un’altra tegola mi debba cadere fra capo e collo pure da quella parte.
Quello che ti raccomando è di stare molto attenta alla pulizia , al mangiare, e a tutti i sintomi che il bambino manifesta durante la giornata. Scrivimi giornalmente il resoconto di tutte le 24 ore, così anche da lontano potrò consigliarvi sulle cose più importanti. Non perché non mi fidi di te. Ma per non lasciarti tutta la responsabilità e darti anche la sicurezza e l’impressione che Linetto vostro è sempre in ogni momento con voi. Se non trovi il latte d’asina dai a pupo il latte di capra diluito in parti uguali con acqua e osserva come pupo lo sopporta. Quello che compri tienilo sempre in una bottiglia ben coperta sotto l’acqua corrente ed ogni volta bolli la quantità  che ti serve. Non gli dare latte già bollito da prima perché potrebbe darsi che nel frattempo si fosse guastato e tu potresti non accorgetene. E soprattutto ricorda che il latte non va bollito mai più di una volta. Le vitamine ed i fermenti vengono  uccisi rendendo così il latte non più un alimento ma un ingombro dannoso per lo stomaco di pupo. Chiamami pignolo ma da retta a me. E attenta più che altro alle mosche, e a quel maledetto insetto che sbatte da tutte le parti e poi va sempre a finire in bocca a Renzo. Ricordati che hai in custodia la nostra stessa vita. E ora basta. Aspetto con ansia giornalmente una tua, dove mi parli di te, di pupo, di come passate la giornata. Baciandoti tanto con affetto assieme a pupetto.
Tuo Lino.

Ciò che ti accludo non è molto (10 francobolli) ma pazienza piccola. Rappresentano per ora il mio massimo sforzo. Io per noi non ho altro che due carte tramviarie che ho comprato per previdenza. Scrivimi presto lino.

lunedì 4 aprile 2011

7/8/1942 Fagnano Castello - .... C’è una grande mortalità di bambini ....

(per Lino a via Guglielmo massaia 39)
Nonna a Fagnano Castello 7/8/42

Linetto mio caro,
dopo il tuo espresso non ho più avuto tue notizie come mai? Mi fai stare sempre in pensiero. Mi avevi promesso di scrivere tutti i giorni invece da un po’ di giorni mi scrivi una volta sola alla settimana. Grazie ! e scusa se pretendo tanto. Credevo che oltre al tuo lavoro ti interessassimo sia io che pupo. Ma pazienza. Devo stare giornate e giornate a pensare e ripensare perché non hai scritto. Ho fatto ad Anna per il suo onomastico gli auguri ma naturalmente non era il caso di rispondermi. Pazienza! È meglio non pensare a tante cose altrimenti addio tranquillità. Ieri mi sono pesata e sono aumentata due kilogrammi, in fondo non va mica male, io mi sento ora un po’ meglio grazie a quelle due uova che posso prendere (a mie spese) al giorno. Come ti dissi nel mio ultimo espresso per il giorno 15 bisogna assolutamente che venga via perché zio deve andare ai bagni. Pupo cresce grazie a Dio bene ed è più diavolo del solito in compenso dorme tranquillo e mangia con un appetito formidabile. Oggi siccome ho finito il Mellin gli faccio la farina tostata che la unirò al latte. Purtroppo a Cosenza non ho potuto mandare a comprare il lacto mellin in mancanza di soldi e sto facendo un bel continuo dal farmacista che mi conosce e quindi non mi fa premura. Ieri sera sono stata a far visita alla sua famiglia ed ho mangiato l’uva nuova . come era buona. Dispettoso?
Hai visto io ti faccio venire l’acquolina in bocca. Poi ho raccolto dagli alberi le pere e le susine e ce le siamo mangiate alla musica soave di un ruscelletto che scorreva. In questo momento mentre scrivo ho una grande tristezza, sento una campanella che suona e che col prete va a prendere una bimba, che pena. Ieri sera è morta una mia nipotina  e non puoi credere che malinconia. C’è una grande mortalità di bambini ed io sorveglio ogni giorno più attivamente Renzuccio senza mai mandarlo con altri se non Carmela la quale quando lo tiene lei è come una cerbera, guai a chi lo tocca. Gioietta mia come va la tua nuova occupazione? Sei contento? Io non vedo l’ora di essere a Roma perché non mi sento mai tranquilla. Ti prego Linetto mio se hai un po’ di tempo disponibile vai da mamma (magari con un bel garofano) perché sono sei o sette notti che la sogno di continuo. Gioietta cara nella speranza di avere una tua nuova ti bacio con tanto amore.
Ester tua

Ti accludo la copia del certificato medico che ho inviato al direttore va bene? Bacioni cari, forse domani farò le fotografie a pupo.

Fagnano Castello:



venerdì 1 aprile 2011

1942 - io mi sento sfuggire la giovinezza

Piccola mia, ho ricevuto ieri tua e non puoi immaginare con quanta gioia abbia letto e riletto le tue parole. Mi pare una cosa così strana ricevere lettere da te! Da quanto ho potuto arguire dalla tua, non hai passatoi momenti belli con pupo. Adesso come sta? So che è alquanto nervoso. Non hai trovata la ragione? Scrivimi tutto e non aver timore di farmi stare in pensiero.  Mi allarmo di più a sapere le cose a metà. Per me qui non tutto procede bene. Zia ha saputo il cumulo di debiti che mi affliggono dato che ha visto gli assegni che ho spedito e non ti dico quello che ne è derivato. Niente di più probabile che scriva a te pure, e anche a papà. Non ci fare caso. Io ad ogni modo impedirò che ciò avvenga e spero di tacitare tutto. Tu sai che zia ha un debole troppo forte per me, e non può soffrire (?) che io mi sia ridotto così come mi trovo. Ad ogni modo l’essenziale è che io metta a posto tutto. Dalla direzione è arrivata una lettera per te dove chiedono lo stato di famiglia e una marca da bollo da due lire. Anche il fatto del concorso è riparato. Sta a te adesso vincerlo. È uscito anche il bando di concorso per il passaggio nostro in ruolo, e speriamo che anche da quella parte ci vada bene.  L’essenziale è che si cambi testa, e che cominciamo a fare una vita diversa e più regolata per non sbilanciarci più. Il restante dei debiti che non potrò pagare adesso , cercherò di sistemarli con un concordato e saldarli a 200 lire al mese. Bisogna assolutamente sistemarci. Questo è diventato per me ormai un assillo. Per il momento non so come sistemarci per l’avvenire. Vorrei che tu mi aiutassi a risolvere questo problema. Per il momento di casa non è il caso di parlarne. Ho fatto ieri una domanda al Sottosegretario, ma credo che non si approdi a nulla per il momento. Riandiamo a casa tua? E allora si comincia il tram tram solito delle spese extra e ci sbilanciamo di nuovo. Pupo rimarrebbe in balia di se stesso e saremo da capo a dodici. Cosa consigli di fare tu? Aiutami piccola mia a risolvere questa dannata situazione, ma facciamo un proponimento e manteniamolo. Voglio che d’ora in poi tu mi sia compagna, prendendo parte attiva alla nostra vita. Sbrighiamoci piccola perché io mi sento sfuggire la giovinezza, e con la giovinezza anche la forza. Scusami piccola stellina mia. Come vedi non sono più buono a scriverti una letterina come ti meriti. Ma da queste mie parole, che svelano il travaglio continuo della mia anima e della mia vita stessa, tu devi far sorgere puro, grande e bello il bene che ti voglio. È per te che mi sto angustiando. Perché voglio offrirti una vita migliore. Scrivimi presto a lungo, e dammi notizie dettagliate di tutto. Mangiate e prendete molta aria pura in campagna. Assieme a pupetto ti bacia tanto 

Tuo Lino.

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