lunedì 18 aprile 2011

Espresso 18/7/42

Espresso 18/7/42

Linetto mio, ho ricevuto la tua assicurata e ti ringrazio. Per me stai tranquilla come pure per Renzuccio il quale sta benissimo ed è un vero birbante. Sta tutto il santo giorno a spasso e come vede la porta della nostra stanza strilla come un galletto. Ha fatto amicizia con i gattini e li chiama continuamente. Sai che comincia  a fare ciao con la manina?
Vedessi come è grazioso. È diventato un po’ più alto ed ai pantaloncini blu che gli stavano bene devo allungare la bretellina. Gioia cara sono desolata perché non ricevi mie lettere  ma questa è la  quinta lettera che scrivo, gioia mia cara, stai tranquillo per me, vorrei essere così tranquilla io per te. Linetto mio caro ti ringrazio per quanto fai per me, però potevi tenerti quello che mi hai mandato, per te, io ancora ho 35 lire, con i rimanenti ho comprato un po’ di stoffa per fare una camicia a pupo e poi ho comprato qualche uova (?). non dubitare che l’appetito non mi manca, e tutto quello che c’è mangio. I giornali ancora non mi sono arrivati, speriamo che non si perdano per strada. Ad Anna Maria ho preparato la lettera ma non posso inviarla perché non ho l’indirizzo  ed è inutile spedirla per poi non farla giungere.
Mi dispiace per il povero Massimo ma d’altra parte se deve continuare a vivere in quelle condizioni  è meglio per lui che se ne vada, ti pare?
Povera signora Pazienza! Cosa ci vuoi fare? Mi dispiace per Iole che non sta bene e mi auguro che giungano Ida e (?) in questi giorni. Ti ringrazio per il pensiero della cioccolata, sei veramente tanto caro, non preoccuparti se non la puoi avere. Appena puoi mi dovresti vedere per un paio di scarpette per pupo perché ha tanto camminato che le suole son quasi consumate. Che ladri però. Poi sempre se è possibile mi dovresti inviare un po’ di biscotti per pupo ( la ragione perché non voglio farli fare qui te l’ho spiegata nella mia precedente) quel po’ di pelle bianca ed un paio di tomaie (?) di legno ortopediche per farmi fare un paio di scarpe perché se no  quelle marroni mi si rovinano. A proposito di scarpe le ciabatte che abbiamo comprate son ridotte in uno stato pietoso e non so come ci siano diventate in quel modo. Poi mi sembra che non mi serva altro.
Ti (?) che ho terminata la (?) e vedessi è venuta un amore. Vedrai che porterò a Roma tutto il lavoro finito. Sei contento? Sei più sereno? Io esco tutti i pomeriggi con pupo dalle 4 alle 9, e quel mascalzoncino ci vorrebbe rimanere ancora. Carmela dice che mi sono un po’ rimessa, io ancora la ciccia non me la sento però mi sento meno debole. Vedrai Linetto mio che quando verrò a Roma sarò veramente “bona” però metterò il cartello vietato toccare altrimenti mi (?) di nuovo.
Io sento tanto desiderio di te , tanto che ne resteresti meravigliato. Ti prometto fin d’ora che quando mi verrai a trovare morirò senz’altro insieme a te. Sei contento gioietta mia cara? T’amo tanto sai?
Ti prego scrivi al più presto a zio perché è urtato perché dice che oltre papà non gli scrive nessuno.
Ed ha ragione, mi dispiace non veder Carmelo. Me lo saluti appena lo vedi. Telefona a casa per fare gli auguri ad Ida per il giorno 19 è il suo compleanno.
Ti bacio tanto assieme a passerottino
Ester tua.

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