lunedì 18 ottobre 2010

SPIE, DENUNZIATORI, INFORMATORI

Allego un documento rinvenuto in cantina, circolante fra i membri della resistenza, che fa nomi e cognomi di presunte spie delle SS note nell'ambiente romano e dei luoghi che dietro la facciata ufficiale di servizi pubblici nascondevano covi di delatori.
Il documento non ha veridicità storica poichè non è stata appurata ne la fonte ne la correttezza delle informazioni, tuttavia va letto immaginando l'atmosfera di clandestinità e di tensione che si respirava negli ambienti della resistenza dove non ci si poteva fidare di nessuno e dove bastava la parola di un delatore, come fu nel caso di mio nonno e di Luigi Pierantoni, per essere catturati dalle SS.
Chi può fornire maggiori dettagli sui nomi e sui luoghi citati può allegare un commento.

sabato 16 ottobre 2010

LETTERA DI ALDO ( FRATELLO DI RAFFAELE ) A MIA NONNA

9/6/1945




Mia carissima Ester,ho ricevuto la tua lettera di aprile che da tanto tempo desideravo. Come non mai posso oggi capire la tua angoscia,oggi, in questa nostra accorata tristezza di ogni ora, in questa atmosfera malata di infinito sconforto, nella quale il nostro () compagno è solo il dolore: per tutto quello che abbiamo lasciato e mai più troveremo, per coloro che amammo e mai più potremo amare, per i nostri sogni perduti,per le nostre speranze deluse,per tutto il lutto che avvince ogni cosa, per i morti e per coloro che avrebbero voluto morire, e sono invece destinati alla vita. Questa tragedia che ha troncato il nostro slancio al quale si era dato il meglio delle nostre forze,seguirà ineluttabilmente la nostra esistenza. Io vedo tutto con gli occhi di un vecchio che ha visto più di quanto volesse vedere, ed il futuro è avvolto in una nebbia che non so se potrà mai diradarsi per ridarci ancora per un poco la vista del solo luminoso. Attendevo con ansia il giorno del mio ritorno, ma anche questa speranza , come tante altre, ora per ora mi cade sempre più dal cuore. La primavera sta passando, e passerà anche l’estate,ardente e sonnacchiosa, piena di barbaglii accecanti, di pomeriggi afosi e sudaticci, di…. Silenziose, ed il freddo dell’inverno tornerà a scuotere i teli della tenda ed a vibrare fra le corde tese, e tutto ripiomberà nella tristezza dell’….., fatta di raffreddori e di dolori reumatici. Ed il ritorno sarà sempre lontano. La mia vita è nell’attesa, le mie ore trascorrono nel sogno del domani, quando saremo di nuovo riuniti e assieme cercheremo di riprendere la nostra esistenza,sacrificando alla realtà concreta(?) del diritto alla vita di due piccoli ogni ingenua idealità ed ogni nostro dolore. Scrivimi spesso,parlami dei piccoli e mandami una loro fotografia. Fatti coraggio per loro e per te. Ricordami spesso a loro ed abbracciali forte forte per me. Affettuosamente

Aldo

IL POSTELEGRAFONICO 4-11-1946

DOCUMENTI

venerdì 15 ottobre 2010

TRADUZIONE DEI TESTI

Poichè, con gran piacere, ho visto che oltre ai lettori italiani, ho ricevuto molte visite da Belgio, Francia, Canada, Germania, Regno Unito,Stati Uniti, Austria, Brasile, Lettonia,Pakistan,  volevo comunicare che chi volesse richiedere la traduzione dei testi in Inglese può farlo contattandomi sulla mia mail.

giovedì 14 ottobre 2010

MESSAGGIO IN CODICE SUL MINISTRO INGLESE EDEN

Vi allego l'originale di un messaggio in codice fra partigiani.
Leggete prima il messaggio integrale e poi leggetelo saltando una riga si ed una no


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giovedì 7 ottobre 2010

Epilogo della prigionia

Dopo un mese nel carcere di Regina Coeli, fra gli altalenanti sentimenti di speranza e sconforto, che avete letto nelle sue lettere, mio nonno sale sul camion delle SS che porta i prigionieri alle cave di pozzolana in via Ardeatina. Chissà cosa avrà pensato in quel momento. Probabilmente avrà capito. Nessuna possibilità di un ultimo saluto, nessuna possibilità per poter tornare indietro. Le ultime ore della sua vita in compagnia di altri disperati, ammassati nei camion che in colonna  e di fretta procedevano verso il patibolo. Addio moglie, figlio, casa, progetti, futuro. I suoi ultimi passi sul cadavere del compagno che lo ha preceduto e sotto quelli del successivo martire.
Nei prossimi post pubblicherò altri documenti trovati in cantina, poi, sempre attraverso le loro lettere, vi racconterò la storia d'amore dei miei nonni.
Spero che questo blog e la storia che vi sto raccontando contribuiscano a tenere vivi quei valori senza i quali il nostro passaggio sulla terra non ha significato:  il rispetto e l'amore per il prossimo, l'amore per la propria terra, la famiglia, e soprattutto la libertà in tutte le sue forme e colori. Viviamo il presente e ci aspetta il futuro. L'unico significato che può avere il passato è chiuso nel ricordo.

Massimo Ciancaglini

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