lunedì 31 gennaio 2011

1939- Quando mi baci con tanto amore.......

Linetto mio caro,


ho atteso finora una tua telefonata. Volevo chiederti scusa del mio atteggiamento di questa sera. Devi proprio perdonarmi. Capisco e so che dovrei darti tanta tranquillità ed è appunto questo che mi agita l’animo. Il fatto di non saperti dare quella tranquillità, non momentanea, ma stabile di cui tu hai molto bisogno. Vorrei che tu potessi riuscire mediante questa tranquillità ad andar d’accordo anche con i tuoi. Non so perché ma è da parecchio tempo che sento in me un’eccessiva sensibilità per tute le cose ed è questo anche che rende un po’ incostante il mio umore. Basta una sciocchezza perché cambio completamente. Se sapessi quanto il tuo nervosismo mi fa soffrire! Vedo che ti consumi in cose che magari non hanno il valore che tu gli dai. Forse pretendo di capirti un po’ troppo, ma son certa di una cosa: che mi ami tanto e la tua più grande tortura è quella di rimpiangere ciò che hai perduto per il semplice fatto che forse mediante questo tu possa dimostrarmi il tuo amore in senso differente, in un modo più tangibile. Non so se sono riuscita a rendere bene l’idea. Bene Linetto caro, voglio dirti ancora una volta quanto ti ho già detto precedentemente sia a voce che per scritto. La cosa che per me ha più valore, la cosa di cui io ho tanto bisogno e che sono certa mi darebbe la tranquillità che tanto cerco è la certezza sicura , matematica del tuo amore. Se sapessi che regalo bello è quello di avere un tuo sguardo pieno di affetto e che mi dice tante tante cose! Mi da subito una sensazione di un tesoro grande , infinito. Quando mi baci con tanto amore, con tanta passione, non so, piangerei di gioia, vedi dunque, amore mio caro di quanta poca cosa ho bisogno e nello stesso tempo di che dono grande ed infinito. Vedi gioia ti parlo così perché ti amo molto, perché ti comprendo anche tanto. Lino, Linetto caro, son certa che abbiamo bisogno tutti e due di stare molto vicini e di sentirci di più vicino con lo spirito. Ho sempre un’idea fissa, come un chiodo nel cervello, un’idea che son certa se non riuscirò a scacciarla mi farà morire. È tanto brutto questo peso che mi opprime l’animo, non mi fa ,a volte ragionare, mi fa diventare nervosa, eccitabile senza una vera causa. Perdonami caro, non volevo tormentarti anche io, con queste parole, ma anche io a volte ho bisogno di sfogarmi, di liberarmi un po’ di questa pena che ho in cuore e specialmente in questi giorni mi sento oppressa. Linetto perdonami, ancora, non so forse neppure io quel che mi dico, non so che ho scritto e forse non te la darò neppure questa mia.

Gioia mia cara ti bacio con tanta tanta passione

Ester tua

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