giovedì 16 dicembre 2010

1939 - ......riscaldare il mio spirito alla fiamma del tuo amore

Ester mia adorata,


quanto è brutto starti lontano! Mi muovo fra le mie cose come un automa, senza preferenze ne desideri,vivendo solo per quelle poche ore che posso trascorrere con te. È solo per te che io voglio vivere, perché t’amo mio tesoro, ti amo alla follia, e in questo dolce sentimento ritrovo me stesso, la ragione della mia vita che dedico tutta a te. Sono così assetato dei tuoi baci che non vedo mai giungere il momento di volare a te , col cuore gonfio di gioia e di dolcezza. Stare accanto a te è quanto più desidero: riscaldare il mio spirito alla fiamma del tuo amore, illuminare la mia vita con la radiosità del tuo sorriso.

Amo le tue manine, tesoro mio, e ho tanto bisogno delle tue carezze. Quando esse passano soavemente delicate , carezzevoli come un sospiro sul mio viso, una dolcezza infinita mia invade, e come al tocco magico di una fatina celeste , si dissipano tutte le ombre di tormento e di agitazione che mi oscurano. Ester mia ho tanto sofferto , e tanto rabbiosamente combattuto nella mia vita, che si è formata intorno al mio animo, per necessità di cose, una scorza di rude realismo, di cinico ragionamento,di ammaestramenti spregiudicati.

Ma dentro di me, nell’intimo mio che solo a te si svela, sento tutta la sentimentale dolcezza di un bacio, tutta la soave poesia di una carezza. E al di sopra dell’amore irruento che in uno spasimo di piacere placa la passione turbolenta dei miei sensi, si eleva dolce e mistico l’amore del mio animo, fatto di dolcezza, di poesia, di sentimento. E sopra la materia, in un trionfo di luce pura, domina il mio spirito. Quello che sa veramente amarti quello che sa veramente languire nell’amore per te.

Ho bisogno di tanta dolcezza, mio tesoro, ho bisogno di tanto amore; ma di un nuovo amore, di un amore ideale che si elevi dai (?) che salgono dal fango della nostra giornata vissuta a contatto con la realtà. Ho bisogno dell’amore di una creatura che sia donna, bramo quell’amore che solo una donna, la propria donna, sa dare.

Ester mia, ti prego. Sii per me una donna, e soprattutto la mia donna; dammi sempre quella pace che solo tu puoi e sai darmi. Beami (?) con i tuoi sorrisi deliziosi , carezzami come il tuo bambino, cullami come la tua creatura, sazia il mio animo che chiede solo tanta dolcezza. Tu sola puoi fare ciò.

Solo di questo abbiamo bisogno per conservare in eterno, senza minimamente guastarla, la dolce sinfonia della nostra anima appassionatamente innamorata.

Non perdiamo lo slancio con cui esse si cercano, ostacolando il loro cammino profumato dell’aroma di mille sogni deliziosi, con ombre inutili, con battibecchi superflui, con agitazioni che non hanno ragione di essere, e troveremo la via che ci condurrà alla felicità; a quella felicità che solo un amore radioso, privo di qualsiasi ombra può dare.

E io ti adorerò in eterno, mia dolce Ester, e ai tuoi piedi implorerò sempre le tue carezze, i tuoi baci, il tuo amore. In quegli occhi che adoro , su quei capelli che amo, su quella bocca che desidero, ti bacio tanto tanto.



Linetto tuo

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