martedì 7 dicembre 2010

1939 - T’amo. È l’eterna canzone della dolcezza

Piccola mia, cosa può dirti ancora il mio cuore che non t’abbia già detto? Insegnami una parabola più bella di quella che ti ripeto continuamente, e tu la ripeterai con passione. T’amo. È l’eterna canzone della dolcezza, è l’eterna passione che fa vibrare le corde di questo cuore ormai tuo, di questo cuore che disperatamente ti adora. T’amo.


Bambina mia ! Non un’ ora , ma neppure un istante della mia vita vorrei trascorrere lontano da te. Vorrei poter idealizzare il nostro amore e trasportarmi con te in un’estasi perenne di sogno nel regno delle illusioni, per vivere con te una vita sublime nella dolcezza dell’amore che ci unisce. E allora, come adesso, non avrò che una parola solo per te. La più bella, la più dolce. Quella parola che rivolta a te mi riempie l’anima di un languore tale che mi fa chiudere gli occhi, e trovare fra le tue braccia, nella tua bocca, l’antidoto al veleno che sempre la vita inietta nelle mie vene. T’amo.

T’amo tesoro mio, t’amo disperatamente con l’animo traboccante di passione, con i sensi tesi alla dolcezza che sai darmi con le tue carezze, t’amo col trasporto di tutto il mio essere che non vive ormai che per te.

E tu amami come io ti amo

Linetto tuo

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