sabato 25 settembre 2010

Via tasso non è ormai più che il ricordo di un terribile e spaventoso incubo

Cara Mimmina,


il tuo solito brio nelle lettere contribuisce tanto a tenere alto il morale. Se tu credi posso cercare di intercedere per te presso Giosuè. Chi sa che il sole non ti sia favorevole. Ti ringrazio per quanto mia hai mandato però la matita credo che te la sia dimenticata perché non l’ho trovata. Se puoi provvedi. La carta bianca a (?) e quanto chiedo di altro, non dovete comprare nulla. Ho tutto in casa io. Quando mi mandate da mangiare attenetevi esclusivamente alla mia tessera. Non fate sacrifici finanziari, dillo anche a zia. Sono molto sollevato per il fatto del quadro. Non so se Ester te lo abbia spiegato. Ne avrai capito l’importanza anche se non hai capito il valore artistico. Non era il caso di privarti di tutta la marmellata. Non voglio affatto che facciate sacrifici. Pensa a far mangiare zia. Falla stare tranquilla e non farla arrabbiare. Vi giuro che io sto benissimo e che il mio morale è altissimo. In certo qual modo mi sento anche orgoglioso di questa avventura dato che non sono un volgare delinquente ma un novello Cesare Battisti, per quanto lui sia andato oltre il punto al quale mi fermerò io. E a proposito di Cesare gli sto facendo concorrenza anche per il pizzetto che cresce rigoglioso e mi da campo alla gioia immensa di passeggiare per le celle, fronte corrugata, sguardo linceo e terribile, col mio pizzetto fortemente stretto nel mio solito(?). Abbiamo fatto venire da casa del mio amico una bella lampadina fuori ordinanza cosicchè la cella è ben illuminata e la sera hanno luogo interminabili partite di scopa e briscola alternate. Ieri poi mi sono messo sotto le lenzuola nella branda e ho letto i giornali fino all’una. Alle sei di questa mattina ero in piedi e ora aspetto con ansia questo pomeriggio per le vostre novità. Quando puoi non mi fare mancare il giornale col solito sistema. I libri che ho chiesti li ha Ester. Anzi al prossimo viaggio ti farai dare i tre volumi della letteratura italiana che mi portate uno alla volta. Non credo con ciò di essere troppo esigente e ciò vi dimostra anche la mia calma e la mia convinzione che non mi spaventa affatto di non uscire tanto presto da qui. Ormai il più è fatto. Via tasso non è ormai più che il ricordo di un terribile e spaventoso incubo. Anche la nevrosi è in via di guarigione e non mi da più tanto fastidio. Gigi ha avuto occasione di vedermi e mi ha detto che il cuore è a posto e tutto è dipeso da un fattore nervoso. Quindi non allarmatevi per la mia salute. Credo che ingrasserò. La fame è sempre attiva al massimo punto. E quando c’è quella è segno che tutto va bene. Tu mi chiedi della tessera dei tabacchi, lassù si sono creduti in dovere di fregarmela. Mi hanno fregato il mio portafoglio con circa 300 lire e tutto quello che….

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