venerdì 3 settembre 2010

Quello che ti raccomando è di non illuderti sul mio ritorno in quanto al tempo

Piccola mia,


è tanto tempo che ti sono ormai lontano. Ho solo qui il conforto(veramente immenso) delle vostre fotografie. Mi riguardo continuamente Renzuccio nostro, e mi convinco sempre di più che fra tutte le nostre disgrazie, i nostri dolori, le nostre sofferenze, Iddio ci ha voluto dare la prova lampante che non si è dimenticato di noi, facendoci avere quanto di meglio potevamo aspettarci nei riguardi di pupetto. Cerca di non farlo guastare, insegnali ad essere sempre buono e docile com’è. Fagli leggere le mie lettere, convincilo insomma che paparino suo è sempre vicino. Distrailo molto, perché è tanto sensibile, e sono sicuro che anche lui soffre della mia lontananza. È l’unico tesoro veramente di valore che abbiamo. Conserviamolo senza farlo rovinare. Ricordati che non deve essere allevato con le botte. Non voglio assolutamente. Che nessuno me lo tocchi, perché io da qui uscirò , e prima di entrare non ho regolato tutti i miei conti. Li regolerei dopo. Per te non ho altre raccomandazioni da farti che le solite. Non fumare. Mangia pensando a quello che ti aspetta. Ti sarò vicino, ma bisogna che sin da ora ti prepari un terreno favorevole. Non parlare troppo con nessuno. Non ti mettere troppo in evidenza, e mi raccomando sta lontana dalle attenzioni e dall’interessamento degli amici e dei colleghi. Aspettami tranquilla, fiduciosa. Prega la Madonna (che mi ha salvato dal peggio) che faccia uscire presto Linetto tuo, e fatti trovare da me più bella e più innamorata (se possibile) di prima. Quello che ti raccomando è di non illuderti sul mio ritorno in quanto al tempo. Io so no pronto a lunghi mesi di attesa, e sarei felice se potessi esserti vicino per quando sarà tempo. Quindi in gamba, e ricordati che zia in questo momento è per te il tuo angelo custode. Scrivimi a lungo tutti i santi giorni e fammi scrivere da Renzuccio. Nella tua mi dici di non aver dimenticato nulla. Tesoro mio hai dimenticato tutto, perché non mi hai mandato nulla. Desidero i miei bocchini. Diversi (?) di quella carta mia bianca. La matita automatica. Quel libro che ho nello studio. La vita di Gesù Cristo, e quanto altro ho chiesto nelle lettere indirizzate in comune. Provvedete per bacco, perché se no senza leggere o scrivere il tempo non mi passa mai. Mi raccomando gli stivali. Sono di un’importanza estrema. Nel cassetto della scrivania, avevo lasciato diversi pacchetti da 20 di sigarette. Sono senza fumare e non ho tessera. Tu mi conosci e sai quanto io possa soffrire. Procura di provvedere. E per l’amor di Dio scrivimi. Non si tratta che di riempirmi la giornata. Poi non ho bisogno neppure che mi mandiate da mangiar. Come stai a finanze? Assieme a pupetto ti bacia tanto tanto Linetto tuo.

Nessun commento:

Posta un commento

CONDIVIDI