giovedì 30 giugno 2011

1944 - sempre: lottare per la libertà





“Hasta Siempre” di Carlos Puebla racconta la vita ribelle del comandate Guevara: la rivoluzione Cubana, la continua lotta ed infine il triste epilogo, ben noto a tutti.

Aprendimos a quererte
desde la historica altura
donde el sol de tu bravura
le puso cerco a la muerte.
Aqui se queda la clara,
la entrañable transparencia
de tu querida presencia,
comandante Che Guevara.
Tu mano gloriosa y fuerte
sobre la historia dispara,
cuando todo Santa Clara
se despierta para verte.
Aqui ...
Vienes quemando la brisa
con soles de primavera
para plantar la bandera
con la luz de tu sonrisa..
Aqui ...
Tu amor revolucionario
te conduce a nueva empresa,
donde esperan la firmeza
de tu brazo libertario..
Aqui ...
Seguiremos adelante
como junto a ti seguimos
y con Fidel te decimos:
"Hasta siempre, Comandante!"
Aqui ...
(Traduzione)

Abbiamo imparato ad amarti
sulla storica altura
dove il sole del tuo coraggio
ha posto un confine alla morte.
Qui rimane la chiara,
penetrante trasparenza
della tua cara presenza,
Comandante Che Guevara.
La tua mano gloriosa e forte
spara sulla storia
quando tutta Santa Clara
si sveglia per vederti.
Qui rimane la chiara ...
Vieni bruciando la nebbia
come un sole di primavera,
per piantare la bandiera
con la luce del tuo sorriso.
Qui rimane la chiara ...
Il tuo amore rivoluzionario
ti spinge ora a una nuova impresa
dove aspettano la fermezza
del tuo braccio liberatore.
Qui rimane la chiara ...
Continueremo ad andare avanti
come fossimo insieme a te
e con Fidel ti diciamo:
Per sempre, Comandante!
Qui rimane la chiara ...


“…Altre terre del mondo reclamano i miei modesti sforzi.
Io posso affrontare ciò che a te è negato dalle responsabilità nei confronti di Cuba, ed è giunta l'ora di separarci.
Si sappia che lo faccio con un misto di contentezza e dolore; qui lascio la parte più pura delle mie speranze di costruttore e il più amato tra gli esseri che amo…e lascio un popolo che mi ha accolto come un figlio: questo lacera una parte del mio spirito.
Sui nuovi campi di battaglia porterò la fede che mi hai trasmesso, lo spirito rivoluzionario del mio popolo, la sensazione di compiere il più sacro dei doveri: lottare contro l'imperialismo ovunque si manifesti; questo conforta e lenisce abbondantemente qualsiasi lacerazione.
Ribadisco che libero Cuba da qualsiasi responsabilità, salvo quella che emana dal suo esempio.
E se arriverà la mia ultima ora sotto altri cieli, l'ultimo pensiero sarà per questo popolo e in modo particolare per te.
Ti sono grato per ciò che mi hai insegnato, per il tuo esempio e cercherò di essergli fedele fino all'ultimo dei miei gesti.
Mi sono sempre identificato nella politica estera della nostra rivoluzione e continuo a farlo. Ovunque possa andare sentirò la responsabilità di essere un rivoluzionario cubano e come tale mi comporterò.
Non lascio ai miei figli e a mia moglie nessun bene materiale e questo non mi dispiace: sono contento che sia così.
Non chiedo nulla, poiché lo stato fornirà loro quanto serve a vivere e a studiare.
Avrei tante cose da dire a te e al nostro popolo, ma sento che non ce n'è bisogno, le parole non possono esprimere ciò che vorrei, e non vale la pena di riempire altri fogli.
Fino alla vittoria sempre. Patria o morte!
Un abbraccio con tutto il fervore rivoluzionario”

(dalla lettera scritta dal Che a Fidel Castro nel 1965)


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