venerdì 6 agosto 2010

1944-Regina Coeli : .....dopo ben 17 giorni di segregazione cellulare....

Carissimi,indirizzo in nome collettivo per non fare torto a nessuno,ed anche perché non ho carta a mia disposizione. Dunque il famoso 7 febbraio come un fesso sono stato fregato. Dopo tre interrogatori che mi hanno ormai collaudato come incassatore di primo ordine anzi fuori classe, è risultato che la mia persona non aveva quella importanza alla quale loro mi volevano fare assurgere. Non sono un terrorista, ne un propagandista, ne appartenente ad alcuna cellula. E’ risultato , quale effettivamente è,che io non ero altro che un punto di passaggio. Nel verbale non hanno menzionato il pezzo di (sapone ?) rosa , perché non l’hanno ritenuto di eccessiva importanza. Non vi fate soverchie illusioni però. La causa ci sarà, e molto probabilmente , anzi sicuramente, ci dovrebbe essere la condanna. Il mio fervido augurio è che questa sia magari di 30 anni. E spero fermamente che sia così soltanto. Ad ogni modo abbiate fiducia e sappiatemi attendere con pazienza e rassegnazione, pregando per la mia salvezza. Io dal canto mio saprò avere pazienza, purché voi non mi facciate mancare (nei limiti del possibile) la vostra assistenza e principalmente le vostre notizie. Qui mi sto rimettendo di gran carriera. Quelle uova di zia, che ho prese tutte frullate, quel poco di mangiare che mi hanno dato i compagni,l’aria e la luce che entra in abbondanza in cella, mi hanno ridato la vita. Dalle porte si chiacchera con le altre celle. Io sto di fronte a Gigi, e siamo in continuo contatto. Nella cella ci stiamo creando tante piccole comodità, e si va avanti discretamente. Qui non siamo volgari delinquenti, ma detenuti politici, quindi (..) è abbastanza elevato e questo è già un gran conforto. Dopo ben 17 giorni di segregazione cellulare, murato vivo in una stanza, solo, maltrattato in maniera eccessiva, adesso che rivedo la luce sono risuscitato. Le botte, la fame, la mancanza d’aria, mi avevano prodotto un poco di nevrosi cardiaca, dalla quale mi vado rimettendo anche perché qui, facendo il morto, sono riuscito a scendere in infermeria,farmi capire alla meglio, e prendere la medicina che poi ho chiesto a voi. Ormai sono fermamente convinto che il peggio è passato. Se dopo la condanna vorranno portarmi via da Roma, si vedrà il da farsi. Voi state sempre tranquilli. Non so perché domenica non mi abbiate fatto pervenire neppure un biglietto. Eppure la strada ve l’ho fatta. Percorrete sempre quella, perché così anche quando uscirà il (padre?) , se io sarò ancora qui, mi porteranno tutti i giorni tutto ciò che volete. Sono loro che pensano già ad una quindicina di persone, e sono ben felici di esservi utili. Ester pensi come poter fare per farle una gentilezza che dimostri la nostra riconoscenza. Se voi consegnate il pacco invece direttamente qui, mi arriva anche con due giorni di ritardo ed in questo caso non azzardatevi a mettere biglietti, se vi preme la mia incolumità, e di farmi ricevere il pacco. Mandatemi la carta che vi ho chiesto, perché devo studiare molto nel riassumere tutta la mia avventura e prepararmi con tutto comodo l’autodifesa che dovrò fare al tribunale. Mi raccomando ad Ester caldamente per il quadro della madonnina di cui le ho parlato ieri. Faccia subito subito e me ne dia conferma immediata per la mia tranquillità. Rispondete a tono a tutto quello che vi chiedo e ringraziate Dio che mi ha dato questa possibilità di comunicare con voi. Per il resto basta per ora. Vi bacio tutti tutti con affetto Vostro Lino.



Carissima zia , ora a te. Sono tranquillo, sereno, contento come non mai, per quello che hai fatto e che hai intenzione di fare nei riguardi di Ester e di pupetto. Questo è quanto mi fa guardare con occhio sereno e sopportare quasi con indifferenza la mia avventura. Quanto ho guadagnato per Ester e pupo, è superiore a quanto ho rimesso per conto mio. Zia, ti ringrazio, come potrei ringraziare la Madonna per la grazia della mia liberazione, e forse potrò anche dimostrarti la mia riconoscenza in maniera più tangibile. Guardami pupo, guidami Ester secondo i tuoi criteri, e fammi stare tranquillo. Per ora niente altro. Mi raccomando le notizie. Adesso è l’una passata, e aspetto con ansia che vengano le quattro per sapere qualche cosa di voi dalle figlie del mio compagno. Spero di non provare la delusione tremenda di ieri. Ti bacia tanto tanto in attesa di leggerti il tuo affezionato Lino.


Cara Anna , te per prima ringrazio per le notizie che mi hai dato circa la nuova sistemazione. Sono veramente confortato e tranquillo e ciò mi da la forza di affrontare questo incognito domani. Ti ringrazio delle tue sigarette veramente provvidenziali. Cerca se ti è possibile di farmele avere sempre, perché qui un pacchetto di nazionali doppio l’ho dovuto pagare 80 lire. Guardami pupetto e fallo venire su sistemato. Ti bacia tanto in attesa di tue notizie. Lino.

2 commenti:

  1. Dopo la lunga segregazione aveva la convinzione di essere comunque detenuto con diritto di difesa...che illusione e che speranze...il regime non ha lasciato spazio ad altro che ad una condanna a morte immediata.

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  2. infatti la cosa più assurda è che non aveva capito un cacchio di quello che sarebbe successo

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