giovedì 21 aprile 2011

14/3/1942- Fra i tanti creditori ho annoverato anche i parenti

A Ester presso Splendore Giuseppe (Fagnano Castello)   14-3-42


Mio piccolo tesoro,
perché questo lungo silenzio?
Voglio sperare che tutto vada bene, e che tanto tu che pupo stiate bene. Di me non ti dico altro, se non avessi molto lavoro che assorbe tutta la giornata e parte della notte, forse troverei il tempo di diventare scemo. Sono troppo solo, e non ho ne voglia ne tempo di trovarmi uno svago. Ieri non ti ho potuto scrivere dato che ero fuori Roma dall’altro ieri sera. È stata una cosa leggerina, ma non dispero fra giorni di trovare un biglietto di viaggio per me, che mi possa portare fino da Aldo (il fratello)  per qualche giorno.
Spero che tutto  mi vada bene, e che a fine settimana ti possa dare la lieta notizia che ho saldato tutto e tutti. E a proposito di ciò , ti invierò uno schema di lettera alla egregia (?) con l’ordine assoluto in (?) di radiarla per sempre dal novero delle nostre conoscenze. Altrettanto dicasi per la sarta, che d’altra parte però, non ha avuto per (?) altro che parole di biasimo. Alla sarta ho mandato oggi un assegno a vista per £ 270. Ad (?) ho mandato a casa della madre un assegno a vista per £ 300, così la madre lo manderà a lei, e lei non potrà rispondere finchè non ritornerà a Roma.
E non mi venga a dire nulla, perché io pago soltanto con assegni e non in altro modo. S’arrangino come vogliono. Purchè non mi scoccino più. Fra giorni spero di mandare almeno £750 a Bruno, £ 1500 a Vergantini per liquidarmelo, £ 328 alla bicicletta e £ 438 a quel tizio commerciante che non ho mai pagato. Cara piccola non sono parole.
Ho già gli assegni pronti e firmati., le lettere di accompagnamento già scritte, e vedrai che una buona botta ai nostri dolori gliela saprò dare. Rimarrebbero altre poche migliaia di lire che liquiderò piano piano. Ho anche dato qualche cosa a papà, che mi dispiace dirtelo è venuto in ufficio a chiedermi soldi dopo appena mezz’ora che ero arrivato, senza curarsi di sapere come avrei fatto a mangiare per tutto il resto del mese. Non fa nulla. Fra i tanti creditori ho annoverato anche i parenti. L’altro ieri ti ho mandato una assicurata con 50 £, e 10 francobolli. Alle domande sarcastiche che mi hanno rivolto di come avresti fatto senza un soldo, ho detto, col veleno in bocca, per non averlo potuto fare, che ti avevo mandato £ 500. Ad ogni modo spero fra giorni di poterti mandare qualche altra cosa.
Per pupo cerca di trovare il latte di capre come già ti ho scritto, e scrivimi se sta bene.
Sono andato dalle sorelle adamoli, per la gomma (?) e anche loro la stanno aspettando, altrimenti l’avrei subito mandata. Di a zio che appena arriva la manderò e che se intanto vuole un paio di suole me lo faccia sapere. Per pupo se non trovi il latte di capre cerca di arrangiarti col latte di vacca diluito e con un poco di succo di limone. Ad ogni modo fammi
sapere se tutto procede bene, e scrivimi a lungo. Salutami zio Peppino e Carmela. Appena avrò maggior tempo disponibile scriverò anche a loro. Tu ad ogni modo digli che mi scusino e fagli sapere quanto lavoro. In attesa di una tua lunghissima lettera ti bacia tanto tanto assieme a pupetto

Tuo Lino

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