La vita e la resistenza a Roma nel carteggio dei miei nonni. Dalle lettere d'amore a quelle dal carcere di via Tasso prima e Regina Coeli poi. Tutto si interrompe il 24/3/1944, il giorno della strage delle fosse Ardeatine.
giovedì 26 agosto 2010
Io sto al 3° braccio cella n° 367.
Carissimi ho trovato finalmente un poco di sollievo. Non sono più solo, ed ho trovato dei compagni di cella che sono stati per me veramente di sollievo morale e materiale immenso. Sono stati per me la vita, come questo amico che è la nostra vera colonna di sostenimento e sostentamento. Siate più che riconoscenti alle figliole. Fatemi avere il pacco viveri e la biancheria. Immediatamente fatemi avere la seguente medicina: Simpatol. Mi occorre subito, e se è possibile delle compresse a base di bromuro. La penna stilografica di Ester ed una boccetta di inchiostro. Quaderni di carta bianca. Le fotografie grandi di pupetto dentro al libro Vita di Gesù Cristo che Ester sa, e il mio bocchino grande. La salute riprende. Datemi notizie di tutti. Non me le fate mancare mai. Io sto al 3° braccio cella n° 367. baci a tutti Lino.
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...questa lettera non l'avevo ancora mai letta...e' molto bella ...nonostante sia triste avere la percezione che ormai le speranze siano allo stremo e che il tempo che rimane non sia abbastanza per dire tutto.
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