giovedì 21 agosto 2014

7 febbraio - 24 marzo: quei 45 giorni (la cronologia di ciò che accadde nei 45 giorni intercorsi fra l'arresto di Raffaele Zicconi e la strage delle Fosse Ardeatine) Fonte Aldo Pavia

20 febbraio - 8 marzo 1944



20 febbraio

Ricevute segnalazioni dai ferrovieri su treni in transito con uomini e rifornimenti tedeschi, gli Alleati bombardano il ponte di Poggio Mirteto, la stazione di Capranica, Settebagni e Viterbo.

Luigi Zanasso e Nello Mancini, con le loro squadre, attaccano un treno alla stazione Tiburtina, per impossessarsi degli alimenti caricati sui carri. Dopo uno scontro a fuoco con i tedeschi, l’intero treno è incendiato.

Alla stazione Ostiense le squadre di Edoardo e Cosimo Vurchio fanno saltare cinque vagoni di armi tedesche.

21 febbraio

In piazza Re di Roma, attaccato un reparto di cavalleria tedesca.

Il Comando tedesco invia a Tor Pignattara Armando Stampacchia, quale Commissario di Polizia. Il suo primo provvedimento è di fare arrestare e consegnare ai tedeschi molti giovani, renitenti alla leva obbligatoria.

Vengono arrestati Aldo Angelai della “Brigata Matteotti”, Giovanni Angelucci e Francesco Ciavarella di Bandiera Rossa, Sandor Kereszty del Partito dìAzione. Verranno assassinati alle Ardeatine.

Attacco ai tedeschi nella borgata Ottavia.

22 febbraio

Un GAP garibaldino, sul tram diretto a Tor Pignattara, giustizia un agente di P.S. che si vantava di aver richiesto l’onore di fare parte del plotone di esecuzione per la fucilazione di partigiani. 

A Roma si viene a sapere dell’uccisione dei segretari dei fasci di Palestrina ed Ariccia.

A Villa Certosa fallisce un attentato al commissario Armando Stampacchia.

Ad Ariccia i partigiani della formazione Castelli Romani eliminano il fascista Luigi Menicocci, spia e delatore dei tedeschi.

A Palestrina viene ucciso Camillo Barcaroli, collaborazionista e fondatore del fascio repubblicano.

Durante un attacco ad una autocolonna tedesca, viene catturato Enrico Di Pietro, condotto a via Tasso e torturato. Riesce poi a fuggire dall’Hotel Flora, sede del Tribunale tedesco.

23 febbraio

Viene arrestato il partigiano Bruno Roazza, nel corso di una operazione di distribuzione di volantini incitanti alla lotta contro i nazisti. 

Viene ucciso un poliziotto che aveva fatto parte di plotoni d’esecuzione.

Viene arrestato il capitano dei Carabinieri Raffaele Aversa.

24 febbraio

Le spie Sabelli e Testorio tendono un agguato a Ferdinando Agnini, animatore del movimento giovanile di Montesacro, capo dell’USI-Unione Studenti Italiani. Dopo averlo catturato, con la collaborazione di alcuni poliziotti, lo portano al commissariato locale sottoponendolo ad un pesante interrogatorio. Di nuovo cadendo in un tranello dei fascisti, involontariamente coinvolge il padre che viene a sua volta arrestato. Entrambi, consegnati ai tedeschi, vengono portati a via Tasso. Il 24 marzo, dopo aver subito dodici interrogatori, Agnini viene assassinato alle Ardeatine.

Attacco a tedeschi e fascisti sulla via Casilina.


25 febbraio

All’Arco di Travertino viene giustiziata una spia delle SS di via Tasso che il 29 gennaio aveva reso possibile l’arresto di molti patrioti dell’organizzazione della Marina Militare.

Scontri a fuoco tra partigiani e tedeschi a Frascati. 

26-27 febbraio

Ripetuti bombardamenti aeronavali alleati su Cisterna.

27 febbraio

Un camion tedesco carico di munizioni viene fatto saltare dai partigiani con un lancio di bombe a mano, in via dell’Acqua Bullicante. 

Tagliate le linee telefoniche sulla Casilina e sulla Tuscolana.

In via dell’Acqua Bullicante attacco a un reparto tedesco, ferendo due soldati. 

Un autocarro tedesco viene fatto saltare in viale Africa.

28 febbraio

La RSI istituisce l’Ispettorato militare del lavoro che, come la Todt
178 nazista, deve reclutare “volontariamente” i lavoratori. A capo il generale del Genio, Francesco Palladino. Opererà, con scarsissimi risultati, soprattutto nelle provincie in cui la RSI ha sue strutture, ma ostacolata apertamente dai tedeschi.

Viene arrestato Aldo Finzi
179, del Partito Democratico del Lavoro “Banda Rubeis”.

Primi giorni di marzo

La Banda Moro fa saltare in aria 4 chilometri di strada ferrata alla Magliana, bloccando così per due settimane il flusso dei rifornimenti tedeschi, destinati al fronte. 

1 marzo

La Banda Koch arresta il professor Pilo Albertelli, membro del comitato militare del CLN. Portato alla prigione di via Principe Amedeo, è sottoposto a torture che gli rendono il volto irriconoscibile ed il corpo martoriato. Viene assassinato alle Cave Ardeatine. Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Viene arrestato Nicola Angelucci, membro del CLN per la Democrazia Cristiana. Viene imprigionato alla Caserma Mussolini. Con lui vengono arrestati anche Giuseppe Intersimone, la figlia di Ercole Chini, comandante militare dell’organizzazione democristiana e il figlio del capitano Luigi Sartori.

Rastrellamento nel centro città, tra piazza Venezia, piazza Barberini e piazza di Spagna.

2 marzo

Da un aereo vengono lanciati spezzoni sull’Oratorio di San Pietro. Un morto e tre feriti tra i cittadini del Vaticano. 

I tedeschi uccidono uno sconosciuto con un colpo alla nuca.

Ferito da ignoti un caposquadra dei battaglioni “M”.

Nei pressi di Roma viene ucciso dai nazifascisti il dirigente democristiano, Luciano Maffucci.

Vengono arrestati dalla banda Koch, su delazione, Aldo Eluisi
180, Vincenzo Saccottelli,181 Fernando Norma, Renato Fabri, Cesare Leonelli, del Partito d’Azione. Assassinati alle Ardeatine. 

Vengono catturati anche il carabiniere Gaetano Forte
182, del Fronte Militare Clandestino “Banda Caruso”, Antonio Ayroldi (FMC)183, Amedeo Ladonnici (FMC-banda Finzi) e Gioacchino Di Salvo del Partito Democratico del Lavoro. Assassinati alle Ardeatine. 

3 marzo

Un maresciallo tedesco uccide Maria Teresa Gullace, di 37 anni, madre di cinque figli ed in attesa del sesto.
184 La sua colpa è quella di essere, con una moltitudine di donne romane - e tra loro le partigiane Carla Capponi, Lucia Ottobrini e Marisa Musu - davanti alla caserma di viale Giulio Cesare per ottenere il rilascio dei loro mariti e figli, destinati ad essere inviati dalla Todt al lavoro coatto in Germania. Sul luogo, nel pomeriggio due squadre gappisti, comandate da Mario Fiorentini, Franco Calamandrei e Alfredo Orecchio, attaccano la caserma. Viene ucciso un fascista e altri due sono feriti. Carla Capponi viene arrestata, ma riesce a salvarsi grazie ad un rapido intervento di Marisa Musu che le infila in tasca una tessera del gruppo fascista “Onore e combattimento”. Viene così rilasciata.

A Tor Pignattara e Centocelle i GAP eliminano una spia fascista e ne feriscono altre due.

Viene arrestato dalla banda Koch il ferroviere Armando Bussi
185, antifascista e dirigente delle formazioni azioniste. Viene torturato alla pensione Oltremare. Assassinato con altri 5 ferrovieri, tra i quali Michele Bolgia, alle Ardeatine.

Con lui, nella stessa giornata finisce nella mani di Koch anche l’ingegner Elio Bernabei
186, del Partito d’Azione, impiegato al Ministero delle Comunicazioni.

Fucilati a Forte Bravetta Antonio Lalli e Eugenio Messina.

Bombardamenti alleati al Tiburtino e Ostiense.

http://bgconv.com/pars_docs/refs/170/169265/169265_html_1f278836.jpg

Un gruppo di gappisti romani: (dall'alto e da sinistra)

Alfredo Reichlin,Tullio Pietrocola,Giulio Cortini,Laura Garroni,Maria Teresa Regard,Franco Calamandrei,Valentino Gerratana,Duilio Grigioni,Marisa Musu.(sotto,accovacciati)Arminio Savioli,Francesco Curreli,Franco Albanese,Carla Capponi,Rosario Bentivegna,Carlo Salinari,Ernesto Borghesi, Raoul Falcioni(seduti,davanti al gruppo)Fernando Vitagliano, Franco Ferri(sdraiato a terra), Pasquale Balsamo.



4 marzo

Viene ucciso dal patriota Clemente Scifoni, a casa sua, in piazza Ragusa, il commissario di polizia di Centocelle, Armando Stampacchia, un fascista di assoluta fedeltà e di inaudita durezza. Che si vantava di non aver alcun timore dei partigiani, muovendosi, per sfida, nel quartiere senza scorta. E che aveva diretto personalmente rastrellamenti e arresti di ebrei. I nazisti mettono una taglia di 200.000 lire sull’attentatore. Dopo la liberazione della città, Scifoni verrà arrestato con l’accusa di omicidio premeditato. Dopo due anni di carcere verrà assolto in quanto aveva agito nel corso di una operazione militare.

A piazza Esedra viene danneggiato un camion tedesco.

5 marzo

In Piazza dei Mirti
187 i partigiani mettono in fuga, dopo un furioso conflitto a fuoco, un gruppo di tedeschi che, armi spianate, terrorizzavano i cittadini e rastrellavano tutti gli uomini validi. E’ colpito a morte un soldato tedesco. Viene messa una taglia di 5.000 lire su ciascun autore dell’attacco.

I tedeschi violentano e uccidono una donna, di cui non si conosce l’identità, sotto le mura di Porta Pia.
188

Attaccata la caserma dell’8° Genio e sottratte armi.

Gruppi di donne e bambini protestano per la mancanza di pane, in via Latina, via Appia Nuova e in via Albalonga. 

6 marzo

Il federale Pizzirani inoltra al comando di via Tasso una nota informativa con la quale denuncia Ersilia Carucci quale moglie del sovversivo Antonio Lalli fucilato a Forte Bravetta il 3 marzo, e suggerisce di farla pedinare in modo da poter arrestare gli amici del marito.

Scontri alla stazione Ostiense e sabotaggio alle linee telefoniche sulla Prenestina. 

7 marzo

A Forte Boccea vengono fucilati Giorgio Labò
189, Guido Rattoppatore, Vincenzo Gentile, Antonio Bussi, Augusto Pasini, Concetto Fioravanti, Antonio Nardi, Mario Negelli, Francesco Lipariti, l’ebreo tedesco Paul Lauffer, militante del Partito d’Azione a Montesacro.

In via Alessandria e in piazza Trevi vengono fatti saltare due camion tedeschi.

Chiodi a quattro punte lanciati in piazza Re di Roma.

La polizia arresta il marmista Domenico Viola che nel suo laboratorio di via del Vantaggio nascondeva armi dei partigiani.

Arrestati Giulio e Gino Cibei, del Partito d’Azione. Verranno assassinati alle Ardeatine.

8 marzo

La Banda Rossi mina il ponte del Quadraro. La mina poi verrà rimossa perché difettosa.

La Gestapo di Kappler fa prigioniero il carabiniere Angelo Ioppi
190, sottoposto a crudeli torture a via Tasso.

Bombardata Artena.

Nessun commento:

Posta un commento

CONDIVIDI